25042024Headline:

Michelini s’è stancato: “Basta politica”

"I giochi di potere e di palazzo non piacciono a me e soprattutto ai cittadini"

Leonardo Michelini ai tempi della campagna elettorale

Leonardo Michelini ai tempi della campagna elettorale

Il gran giorno è arrivato: oggi a Milano si inaugura l’Expo, la rassegna universale dedicata al cibo in tutte le declinazioni. Viterbo è in primissima linea con la Macchina di Santa Rosa che si erge nella sua maestosità nel padiglione Lazio: visibile da ogni angolo dell’esposizione. Ci saranno il sindaco Michelini, alcuni assessori, il presidente del Sodalizio Facchini Massimo Mecarini e altri esponenti della comunità della Tuscia a testimoniare l’importanza che la città dei Papi dà all’avvenimento. “Non è stato facile essere lì – interviene il primo cittadino -. D’accordo, ci è voluto l’intervento autorevole di Sgarbi e Farinetti, l’assessore Barelli ci ha lavorato a lungo, la Regione ci ha creduto, ma c’è un aspetto che mi preme sottolineare”.

Quale, sindaco? 

“Fiore del Cielo è in mostra a Milano perché qui a Viterbo è stata completata la procedura per la nuova Macchina. E non era affatto scontato. Si sono dovuti superare diversi problemi anche di natura economica, perché la situazione delle casse comunali non solo da noi è complicata. Però, alla fine, ce l’abbiamo fatta. Altrimenti sarebbe stato impossibile portare la macchina a Milano, poi smontarla e riportarla qui in tempo per il 3 settembre”.

Restano i problemi con i Facchini…

“Non mi pare. Almeno non con me e neppure con l’amministrazione”.

Una lettura forse troppo ottimistica.

Il momento del passaggio di consegne tra Michelini e Marini

Il momento del passaggio di consegne tra Michelini e Marini

“E perché? Sono andato alla loro assemblea dove avrebbero potuto fischiarmi e invece mi hanno anche applaudito. Ho detto quello che pensavo e penso tuttora: non condivido assolutamente certe dichiarazioni e mi dissocio totalmente, ma non posso impedire ad un consigliere comunale di esprimere le sue opinioni”.

Quindi?

“Se certe valutazioni fossero state fatte da un assessore, sarei intervenuto. Perché il sindaco ha il potere di nominare, ma anche di revocare un assessore. Sono state fatte da consiglieri che sono eletti dai cittadini e quindi rispondono solo agli elettori. Uso un’espressione impropria, ma che rende l’idea: i consiglieri non hanno vincolo di mandato”.

Querelle chiusa?

“Per quanto mi riguarda, sì. Posso solo ribadire che i Facchini rappresentano un valore identitario per tutta la città. E noi viterbesi dobbiamo essere orgogliosi e onorati di questa presenza e del Sodalizio che li rappresenta tutti: senza di loro non ci sarebbero né il Trasporto, né la Macchina. E non ci sarebbe neppure, di conseguenza, questa storica presenza all’Expo”.

Il fiore all’occhiello di questa amministrazione…

“Ma non è affatto il solo”.

Leonardo Michelini e Vittorio Sgarbi

Leonardo Michelini e Vittorio Sgarbi

La minoranza sostiene che vivete di rendita.

“E’ vero, ci sono opere (Valle Faul, Plus) che sono state impostate e programmate in passato, ma l’amministrazione comunale vive in continuità. Probabilmente ci saranno interventi che noi inizieremo e che si concluderanno nella consigliatura successiva, di qualunque colore essa sarà. E’ inevitabile, ma non c’è da stupirsi e neppure da utilizzare questi pretesti per la polemica politica. Perché i fatti dicono ben altro”.

Ad esempio?

“Aver riaperto con una spesa minima il Museo civico; aver riportato Antiquaria a Palazzo dei papi ccon gli espositori che si sono già prenotati per la prossima edizione; aver favorito il ritorno all’attività del Caffè Schenardi; il teatro dell’Unione che riaprirà in autunno; il Pala Expo; il gemellaggio con Avignone, al quale in tantissimi anni non aveva mai pensato nessuno: questi sono fatti concreti, non propaganda”.

La sintesi?

“Mi sono veramente stancato di sentire certe accuse, che non stanno in piedi. Questa è la politica che decisamente non mi appassiona e non mi piace. Ma c’è anche dalla mia parte, intendiamoci bene”.

Insomma, Viterbo è una specie di angolo di paradiso terrestre…

“Non ho detto questo. Dico che questa città ha potenzialità delle quali neppure noi cittadini ci rendiamo conto. Però…”

Però?

“Registro un clima differente. Viterbo si sta destando da un torpore decennale, si sta ricaricando. La città si sta svegliando: la vedo più interessata ad aprirsi, a innovare, a cambiare. Non siamo più un enclave alle porte di Roma. Abbiamo una nostra identità e la vogliamo evidenziare anche fuori dai nostri confini. Credo che un po’ di merito ci sia da parte di questa amministrazione. E tutto questo in una situazione economica generale che è davvero complicata”.

Un esempio concreto?

“Il prossimo trasferimento di parte degli uffici comunali nell’ex tribunale a piazza Fontana Grande permetterà di liberare spazi a Palazzo dei priori. Potranno essere utilizzati per la sede dell’enoteca regionale o per una nuova mostra su Sebastiano del Piombo o magari anche per un bookshop. Il discorso è generale e si inserisce nella rivitalizzazione del centro storico, per la quale stiamo pensando a sconti sulla Tari per le nuove attività”.

Il prossimo obiettivo?

Leonardo Michelini è sindaco di Viterbo da quasi 2 anni

Michelini è sindaco di Viterbo da quasi 2 anni

“Ne abbiamo uno a portata di mano ed è la candidatura a capitale italiana della cultura. Un obiettivo strategico sul quale non ha senso dividersi. La commissione, composta da personalità di altissimo profilo che lavorano completamente gratis, ha preparato un dossier di presentazione assolutamente valido. Vedremo come va a finire, ma di una cosa sono certo: non possiamo permetterci divisioni. E chi lo fa solo per interessi di parte, vuole semplicemente il male di Viterbo. Questo deve essere chiaro”.

Il messaggio finale.

“Basta con la politica fine a se stessa. Con i giochi di potere, con le manovre di palazzo. Non piacciono a me, ma soprattutto non piacciono ai cittadini. Ed è sempre a loro che dobbiamo pensare quando operiamo. Forse qualcuno troppo spesso lo dimentica”.

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