I presidenti delle associazioni con la direttrice amministrativa della Asl Daniela Donetti
Postilla al motto – “La legge è uguale per tutti” che sovrasta le teste di queste persone generose: “Anche il dolore è uguale per tutti.
Ex tribunale di piazza Fontana Grande, per questa settimana quartier generale del festival del volontariato: il padrone di casa Marco Ciorba (consigliere delegato al volontariato e presidente della consulta), i vertici della Asl e i rappresentanti di quattro associazioni presentano il protocollo di accoglienza al Pronto soccorso, siglato ormai un mese fa, operativo dal 15 aprile e già dal successo e dall’utilità riconosciuti. “E’il posto e il momento giusto per presentarlo”, introduce Ciorba.
La formula è semplice: le quattro associazioni – Arvas, Cavalieri del soccorso, Croce Rossa e Unitalsi – hanno creato un gruppo di volontari attivo ogni giorno, finesettimana compresi, dalle 8 alle 20. Quattro persone che affiancano il personale del Pronto soccorso di Belcolle e svolgono funzioni di accoglienza e orientamento nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie in arrivo al reparto d’emergenza dell’ospedale.
“Come direzione strategica abbiamo pensato che sia fondamentale la compartecipazione delle associazioni, perché esse sono parte integrante del settore assistenziale che offriamo ai cittadini – spiega il direttore amministrativo della Asl, Daniela Donetti – Ne è nato questo protocollo, che è il segno evidente della maturazione del rapporto tra noi e queste realtà del territorio: è un protocollo equilibrato, dimensionato, competente perché ha rispetto delle competenze e dei ruoli di tutte le parti. E’ una felice contaminazione culturale, ecco”. Il direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione, Alberico Paletti, e il direttore del Pronto soccorso Paolo Brama confermano: “Non è importante chi fa il volontariato, ma come lo si fa – dice Paoletti – Personalmente ho avuto modo di conoscere persone eccezionali, con tanta voglia di fare, e tanta umiltà”. E Brama: “In venti giorni già abbiamo avuto modo di capire che l’accordo funziona. Un volontario può fare tanto, con una parola o una carezza”.
La cittadella del volontariato
Poi tocca a loro, ai rappresentanti delle associazioni. Persone che vivono sul campo ventiquattro ore al giorno, che fanno della sensibilità, del lavoro (che spesso trascende in sacrificio), della professionalità il loro punto di forza: “Siamo da trent’anni a Belcolle – dice Giuseppe Rossetti dell’Arvas – Entrare nel Pronto soccorso è una novità, ma non lasceremo l’attività in corsia, che resta fondamentale”. Maria Teresa Gasbarri, della Croce Rossa: “Abbiamo 150 anni di storia, e l’umanità è tra i nostri sette principi fondamentali. Non togliamo il posto a nessuno, lavoriamo in sinergia con tutti. E se sbagliamo qualcosa ditecelo pure”. Roberto Grazini, dell’Unitalsi: “Le prime settimane sono state più che soddisfacenti. I nostri volontari sono motivati, ci uniscono gli intenti. E non ci dimentichiamo che è molto più quello che riceviamo rispetto a quello che possiamo dare”. Enrico Corsini, dei Cavalieri del soccorso: “Questo protocollo dimostra che l’Asl di Viterbo ha cambiato definitivamente passo”.
E la Asl è uno dei partner istituzionali del festival del volontariato. Per domenica mattina, sempre in piazza Fontana Grande, è previsto uno screening diagnostico gratuito per le malattie cardiovascolari e renali. Dalle 9 alle 13, insieme alla Croce Rossa, all’associazione giovani e adulti con diabete e all’associazione malati di reni.
