23042024Headline:

“Viterbese, sindaco mantieni le promesse”

Scritte sui muri chiedono "più rispetto" e maggiore impegno per il club gialloblu

Una scritta in via Fontanella di Sant'Angelo

Una scritta in via Fontanella di Sant’Angelo

Sono apparse nella notte tra mercoledì e giovedì, in diversi punti della città. Slogan vergati con lo spay: “Sindaco, mantieni le promesse” e “Rispetto per la Viterbese” e altre ancora. Alcune sono state prontamente cancellate, altre ancora no.

Il messaggio è chiaro, semmai ci fosse stato bisogno di conferme: i tifosi stanno con Camilli, e faranno di tutto per convincerlo a rimanere alla guida della società gialloblu. Prima di tutto, fare pressione (virtuale e non violenta, sia chiaro) nei confronti delle istituzioni affinché vengano incontro alle richiesta della famiglia. Richieste che poi non chiedono la luna, ma attengono a qualsiasi rapporto normale tra amministrazioni locali e club sportivi. Intanto, il rifondere le spese sostenute dai Camilli per lo stadio, quei soldi anticipati per lavori urgenti al Rocchi nel periodo in cui non era ancora stata firmata la convenzione col Comune. E poi, apportare quelle modifiche necessarie all’impianto in prospettiva di un ripescaggio in Lega Pro, a partire dall’impianto di illuminazione, che attualmente funziona a singhiozzo (eufemismo) e che invece deve essere perfetto secondo il regolamento dei campionati professionistici, dove si gioca anche la notte. Di questo e di altri correttivi (per esempio un campo di allenamento in sintetico in periferia) avrebbe bisogno la Beneamata non solo secondo la società ma anche per tutti quelli che la vorrebbero vedere protagonista, nel futuro prossimo, di scenari prestigiosi. L’esempio del Carpi – città grande come Viterbo, stadio piccolo ma accogliente – neopromossa in serie A è un metro di paragone più vicino di quanto si possa immaginare, visto che anche Camilli, col Grosseto, sfiorò il bersaglio grosso.

Una scritta in via Emilio Bianchi viene cancellata

Una scritta in via Emilio Bianchi viene cancellata

A quanto risulta a Viterbopost, nei giorni scorsi un tecnico comunale ha fatto un sopralluogo allo stadio per verificare le condizioni del muro di cinta interno, crollato ormai due anni fa in un tratto vicino la tribuna centrale e mai rimesso in piedi dallo stesso Comune. Uno scempio che sta lì, ad accogliere gli spettatori – molti dei quali provenienti da altre parti d’Italia in occasione delle partite – e che andrebbe ripristinato il prima possibile. Chissà che non sia la volta buona.

Detto delle scritte, va ricordato anche che due settimane fa i tifosi hanno avuto un confronto – corretto e dai toni civili – con lo stesso primo cittadino, a Palazzo dei priori. In quell’occasione, Michelini aveva ribadito la buona volontà da parte dell’amministrazione nel mettere Camilli nelle migliori condizioni possibili per fare calcio ad alti livelli in città. Ma si sa che, alle parole, debbano seguire i fatti, anzi i risultati. Come nel football, insomma.

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