19042024Headline:

Gas, gestore unico per le reti di distribuzione

L'appalto vale 170 milioni di euro. Si prevedono benefici per la casse dei comuni

L'assessore Alvaro Ricci ( a sinistra) presiede l'incontro sulle reti di distribuzione del gas

L’assessore Alvaro Ricci ( a sinistra) presiede l’incontro sulle reti di distribuzione del gas

La fornitura di gas è considerata un servizio di interesse generale a cui i cittadini hanno il diritto di accedere previo pagamento: lo stabilisce una direttiva della Comunità europea che l’Italia, con il solito ritardo, sta recependo. Proprio in base ai principi di trasparenza e di concorrenza che devono ispirare tutti  gli stati membri, da qualche anno nel nostro paese esiste il mercato libero dell’energia che permette a diversi operatori di agire offrendo le migliori condizioni agli utenti (almeno in teoria, perché in pratica qualche abuso si è già verificato) . Questa libertà di impresa, che di fatto si dovrebbe tradurre in sensibili vantaggi economici per i cittadini, e l’apertura alla concorrenza sono alla base di un incontro che si è tenuto l’altro giorno a Palazzo dei Priori tra gli amministratori della Tuscia, convocati dall’assessore viterbese Alvaro Ricci sul tema:  affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale sul territorio provinciale, con lo scopo di avviare il tavolo di lavoro fra sindaci e tecnici dei comuni facenti parte dell’Atem Viterbo (Ambiti territoriali minimi).

“Con il cosiddetto decreto Letta –  spiega Ricci – il legislatore italiano ha avviato un processo di adeguamento ai principi dell’ordinamento europeo del mercato interno nel settore del gas, conformandosi alle direttive comunitarie attuative dei principi di libertà di impresa e di apertura alla concorrenza. È stato inoltre stabilito che l’attività di distribuzione del gas naturale, in quanto servizio pubblico, debba essere affidata esclusivamente mediante gara d’appalto, per una durata non superiore a 12 anni. Gli importanti compiti di indirizzo, vigilanza, programmazione e controllo sulle attività di distribuzione sono stati attribuiti agli enti locali, titolari del servizio, con l’intento di favorire l’esercizio in forma aggregata del servizio pubblico della distribuzione del gas naturale”.

“In base alla vigente normativa – prosegue l’assessore Ricci – sussiste l’obbligo di procedere alle gare per la concessione del servizio su base d’ambito territoriale minimo. È quindi opportuno procedere quanto prima alle iniziative necessarie per avviare la procedura a evidenza pubblica per l’affidamento del servizio per un valore di circa 170 milioni di euro. L’incontro di venerdì scorso è servito per capire e stabilire i prossimi passi da compiere. Viterbo, comune capoluogo, sarà il comune capofila e figurerà come stazione appaltante di un’unica gara. Tutti gli altri comuni hanno preso l’impegno di sottoscrivere una specifica delibera con cui viene delegato al Comune di Viterbo il ruolo di stazione appaltante”.

In sostanza, si dovrà procedere ad un’unica gara di appalto riguardante quasi tutta la provincia di Viterbo (escluse Faleria, Oriolo Romano ma ci sono Pitigliano e Forano)  per affidare il servizio di distribuzione del gas naturale ad un unico soggetto e per un massimo di 12 anni. Si sta parlando delle reti di distribuzione che, solo per citare il caso del comune di Viterbo valgono circa 30 milioni di euro (che comprendono sia la parte pubblica che quella privata). I vantaggi per il cittadino da una siffatta operazione non saranno tangibili sul costo della fornitura, ma di tipo indiretto. Nel senso che il gestore che vincerà l’appalto, se vuole distribuire il gas nelle case, o dovrà acquistare o dovrà affittare le reti di proprietà pubblica. Con evidenti introiti per casse delle varie amministrazioni.

I sindaci e i tecnici che hanno partecipato alla riunione

I sindaci e i tecnici che hanno partecipato alla riunione

Nell’ambito di questa prima riunione si è concordato inoltre, a esclusivo scopo organizzativo e funzionale, di avviare le attività propedeutiche alla pubblicazione del bando di gara sulla base di aree omogenee dell’ambito, corrispondenti alle aree dei distretti sanitari. Ovvero sub-ambito Montefiascone, sub-ambito Tarquinia, sub-ambito Viterbo, sub-ambito Vetralla e sub-ambito Civita Castellana. Si è poi individuato nei comuni, sede di distretto, i referenti per il coordinamento delle aree omogenee di riferimento. “Ritengo che questa operazione – conclude l’assessore Alvaro Ricci – sia una grande occasione di sviluppo per i comuni. Gli stessi infatti, cedendo le reti di distribuzione di gas naturale di cui sono proprietari, ne trarranno indubbiamente vantaggi economici. Non ultimo, l’implementazione della rete di distribuzione porterà a nuovi posti di lavoro. Lavoreremo tutti affinché le procedure burocratiche siano rapide e si arrivi il prima possibile alla pubblicazione della gara”.

La data per bandire la gara è l’11 luglio, ma i tempi sembrano abbastanza ristretti per cui è possibile uno slittamento che riguarda non solo la Tuscia, ma tutta l’Italia.

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