28032024Headline:

Rifugi aperti, una giornata insieme a fido

Sabato l'evento educativo per cani e padroni organizzato dall'Enpa

Da sinistra: Chiarle, Cavini, Casciani e Belli alla presentazione di Rifugi aperti

Da sinistra: Chiarle, Cavini, Casciani e Belli alla presentazione di Rifugi aperti

Rifugi aperti, e c’è da aprire anche il cuore, la testa e tutte le frattaglie disponibili nei confronti di lui, il cane, il migliore amico dell’uomo. Che al di là dei luoghi comuni – e delle mode barbariche – andrebbe trattato da tale. Sabato 6 giugno sarà una giornata utile per sviluppare e diffondere questo tipo di sensibilità, nella speranza che ne seguano tante altre.

Rifugi aperti è un’iniziativa messa su dall’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, insieme al centro cinofilo Ararat e al comitato che promuove la Fondazione Oltre Noi. L’idea è venuta durante il festival del Volontariato – una manifestazione che evidentemente serve anche a far lavorare le meningi delle associazioni che vi partecipano – e si terrà sabato, appunto, ai Giardini di Ararat, posto incantevole lungo strada Romana, a Bagnaia. Dalle 10.30 fino alle 19.

Lo spirito della giornata lo spiegano i vertici dell’Enpa, quelli provinciali col presidente Mauro Chiarle, e quelli cittadini con Fabio Cavini. “E’ una concezione che personalmente coltivo da più di trent’anni – dice Chiarle – Trasformare un randagio in una risorsa per la città, com’è stato fino a qualche decennio fa il rapporto tra uomo e cane. Quest’ultimo è finito, per una serie di politiche scellerate di accoppiamenti e di pseudoallevamento, ad essere un mendicante urbano, e un costo per la comunità. Bisogna ritornare a mettere il cane al fianco dell’essere umano, e per farlo serve un lavoro svolto da professionisti dell’educazione e senza metodi coercitivi: l’agility, la difesa, l’obedience, l’addestramento alla difesa, all’assistenza ai non vedenti e ai disabili, ai bambini e anche agli anziani, che poi sono gli abbandonati a due zampe. Per fare questa cosa, ripeto, servono professionisti, ma nonostante l’atteggiamento della politica e delle amministrazioni non credo sia un’utopia. E l’evento di sabato è un ottimo punto di partenza”.

Uno scorcio dei Giardini di Ararat

Uno scorcio dei Giardini di Ararat

Già, sabato, ai Giardini di Ararat, dove è già attivo da un anno un centro cinofilo. Il programma della giornata è intenso: si comincia alle 10.30, con un suggestivo “Dog tracking”, una camminata con fido, da piazza XX Settembre a Bagnaia fino ai Giardini di Ararat, attraverso le prime pendici dei monti Cimini. Alle 13 il pic-nic nel giardino il Castagneto, con tanto di vettovaglie per uomini e cani. Nel pomeriggio, dalle 14.30, l’apertura degli stand dedicati alle varie attività, dalla tolettatura allo scampio di figurine Cucciolotti, all’auto salva animali, al veterinario (tre studi convenzionati con Enpa), alla distribuzione di 800 chilogrammi di croccantini (donati dal Golf club di Sutri) per le famiglie in difficoltà. Ci sarà anche un gazebo dedicato alle adozioni dei cuccioli e uno spazio per le guardie zoofili, senza dimenticare quello per i gatti, i cugini schivi dei cani.

Dalle 15 alle 19, intanto, gli educatori e i volontari svolgeranno attività con i ragazzi del progetto Fondazione Oltre noi. “Stiamo molto interessanti a questo progetto – dice il presidente del comitato, Maurizio Casciani – e anche attenti agli sviluppi che questa collaborazione può avere. Tant’è che uno dei primi piani della Fondazione, quando sarà operativa, riguarderà proprio la pet therapy. I nostri ragazzi sabato ci saranno, e sarà una piacevole giornata insieme”.

Laura Belli, proprietaria dei Giardini di Ararat, incassa i ringraziamenti di Cavini a nome di tutti, visto che ha messo a disposizione gratuitamente la struttura: “Sono di Bagnaia – dice lei – e oltre ad amare gli animali conosco profondamente l’importanza che aveva il cane in una società agricola, com’era la nostra fino a qualche anno fa. Per la caccia, per la pastorizia, il cane era un membro della famiglia che contribuiva materialmente all’economia domestica. Siamo molto attenti ai temi dell’agricoltura sociale e della natura, perciò abbiamo aderito con slancio a questa idea sin da subito”.

Rifugi aperti, sensibilità pure, e un cane per amico.

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