Quest’anno ci sarà quella linguaccia lisergica del Viperetta Massimo Ferrero (il sobrissimo presidente della Sampdoria, per chi avesse trascorso gli ultimi mesi nello spazio profondo), ma anche il pacioccone Igli Tare, fresco di Champions league con la Lazio e il collega direttore sportivo Daniele Pradè, reduce invece dal burrascoso esonero di Vincenzo Montella dalla guida della Fiorentina. E ancora, Fabrizio Castori, il tecnico partito dal basso e approdato un mese fa in serie A alla conduzione del piccolo Carpi e naturalmente un altro che in serie A ci è andato, ma da presidente, quel Maurizio Stirpe che è l’artefice del miracolo Frosinone. E poi, giornalisti – uno su tutti, il formidabile Maurizio Crosetti di Repubblica -, addetti ai lavori, curiosi. Come premio alla carriera, poi, gli organizzatori della quarta edizione, hanno ragionato di fino, chiamando un romanista (l’ex terzino Sebino Nela) e un laziale (l’ex attaccante e ora tecnico della Primavera) Simone Inzaghi, così da accontentare i tifosi giallorossi e biancocelesti che in zona abbandonano.
Tutti a Soriano nel Cimino, questo sabato. Si assegna e si consegna il premio Calabrese, intitolato a quel Pietro ex direttore (tra gli altri) di Panorama e de Il Messaggero, scomparso nel 2010, che amava tanto questo angolo incantano dei Cimini, come prima di lui, del resto, lo amarono altri grandi della cultura italiana, da Pirandello a Fabrizio De Andrè. Quarta edizione di un piccolo miracolo messo su da Antonio Agnocchetti, giornalista pure lui e originario di Soriano, insieme al Comune, alla Pro Loco, a qualche importante sponsor nazionale, e al patrocinio delle maggiori istituzioni sportivi italiane, a partire dal Coni.
Ormai è un appuntamento classico per il calcio italiano, e non solo per lo splendore e la tranquillità che offre il borgo. No, un altro merito degli organizzatori sta nell’aver piazzato la cerimonia in un periodo strategico dell’anno: subito dopo la conclusione del campionato (e delle Coppe), quando il calcio mercato comincia ad entrare nella fase operativa, a ridosso dell’apertura ufficiale dei tesseramenti, che è l’inizio di luglio. Così il premio Calabrese è diventato un must imperdibile sia per i direttori sportivi e per i presidenti, sia per i giornalisti addetti al ramo. Così, tra uno scambio di battute tra questo e quello, è tutta una caccia da parte delle telecamere di Sky, Mediaset e Rai all’eventuale scoop. Due anni fa, per dire, c’era il direttore sportivo Beppe Marotta, e teneva banco la possibile cessione di Claudio Marchisio al Manchester United, immaginate il cinema. L’anno scorso, invece, arrivò Clarence Seedorf, fresco di licenziamento (strapagatissimo) da parte del Milan: firmò dozzine d’autografi ai ragazzini, si rivolse loro con messaggi splendidi, ma poi dei rossoneri non volle mica parlare.
Quest’anno, poi, la novità è la collocazione: non più in un salone d’albergo, ma alla suggestiva fonte Papacqua di Palazzo Chigi Albani, dove dalle 16.30 Alessandra Viero (giornalista Mediaset: un altro ottimo motivo per esserci) e Giuseppe Di Piazza (Corriere della Sera) presenteranno l’evento e consegneranno la “castagna d’oro” ai premiati. Alle 18, invece, la tavola rotonda sulle “problematiche del mondo del calcio” coordinata dal presidente della Lega di serie B Andrea Abodi, e la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al torneo Maurizio Melli. Per Soriano, una visibilità fantastica. Per gli appassionati di calcio, un momento unico per vedere da vicino (ma senza toccare) i protagonisti di tante domeniche.
I premiati
Massimo Ferrero presidente U:C. Sampdoria. Igli Tare direttore sportivo S:S. Lazio, Daniele Pradè direttore sportivo A.C.F. Fiorentina, Fabrizio Castori tecnico Carpi F.C.1909, Maurizio Stirpe presidente Frosinone Calcio
Vittorio Oreggia direttore “Tuttosport”, Stefano Agresti vicedirettore “Corriere dello Sport”, Maurizio Crosetti redattore “La Repubblica”, Donatella Scarnati redattrice “Raisport”, Francesca Benvenuti redattrice ” Sport Mediaset “, Stefano De Grandis redattore “Skysport”, Claudio Cerasa direttore “Il Foglio”, Paolo Liguori direttore editoriale “New Media Mediaset”, Sebastiano Nela ex calciatore- riconoscimento alla carriera, Simone Inzaghi ex calciatore- riconoscimento alla carriera.