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Ad Expo vedono doppio: due Macchine di S. Rosa

Il bozzetto di Gloria alla mostra Tesori d'Italia. Fuori c'è Fiore del cielo...

Il bozzetto di Gloria all'ingresso di Tesori d'Italia

Il bozzetto di Gloria all’ingresso di Tesori d’Italia

Ma quanto è bella la Macchina nostra? Da uno a dieci almeno trentasei. La cosa va ricordata, perché molti viterbesi – distratti o scordarelli – potrebbero dimenticarsi del fatto che lassù a Milano, ad Expo, Fiore del cielo (la Macchina di Santa Rosa firmata da Arturo Vittori, che ha esaurito i suoi Trasporti dopo sei anni eccezionali) rappresenta Viterbo all’Esposizione universale.

E adesso ha anche una gemella, seppure in scala: si tratta di Gloria, il modello firmato da Raffaele Ascenzi che si è assicurata la successione e che sfilerà per la città almeno per i prossimi cinque anni. Il bozzetto di Gloria, infatti, fa bella mostra di se all’interno dell’esposizione Tesori d’Italia, organizzata da Vittorio Sgarbi nel padiglione di Eataly. E’ il bozzetto che ha sbaragliato tutta la concorrenza nella gara pubblica indetta dal Comune qualche mese fa: l’architetto Ascenzi – già autore qualche anno fa

La Macchina di Santa Rosa ieri ad Expo

La Macchina di Santa Rosa ieri ad Expo

dell’indimenticabile Ali di luce – è riuscito a creare insieme ai suoi collaboratori un progetto affascinante per la nuova Macchina: antico e moderno, slanciato e opulento. Un capolavoro, insomma, che ha superato anche l’esame fondamentale dei Facchini, quelli che la Macchina la dovranno portare e che domenica scorsa hanno effettuato con successo la prova del traliccio.

Insomma: a Milano attualmente ci sono due Macchine di Santa Rosa. Fiore del cielo, in dimensioni naturali, fuori dal padiglione di Eataly, che svetta su tutta Expo ( “E’ impossibile non vederla, ovunque ti trovi nell’area riconosci sempre la sommità con la santa nostra”, hanno raccontato i tanti viterbesi in visita all’esposizione) e il bozzetto della nuova

La Macchina by night

La Macchina by night

Macchina, di Gloria, piazzata strategicamente (grazie a Sgarbi?) all’ingresso della mostra che espone decine e decine di capolavori dell’arte italiana, tra dipinti e sculture. Ieri, a Milano, c’era anche la consigliera Maria Rita De Alexandris per rappresentare Viterbo e i suoi simboli, anche alla luce del lavoro dell’assessore Giacomo Barelli.

Si va avanti fino al 31 ottobre con Expo, ma prima c’è il 3 settembre, il primo Trasporto della storia con due Macchine in piedi: Gloria a Viterbo, Fiore del cielo a Milano. Che spettacolo.

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