29032024Headline:

Ai giovani piace lavorare nei campi

Uno studio di Coldiretti segnala che nel 2015 è cresciuto del 12% l'impiego di under 35

Cresce del 12% il numero di giovani che lavora in agricoltura

Cresce del 12% il numero di giovani che lavora in agricoltura

Lavorare in agricoltura piace. Sempre di più. Per la capacità di offrire prospettive di lavoro sia a chi vuole intraprendere idee innovative, sia a chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. Il dato fornito da Coldiretti Viterbo è estremamente significativo con un aumento record del 12% nel 2015 dei giovani under 35 occupati in agricoltura. La percentuale è emersa da uno studio presentato all’assemblea della Coldiretti dal quale si evidenzia che il boom dei giovani traina l’occupazione generale nel settore agricolo che fa registrare un incremento record del 6,2% nel numero di occupati, dieci volte superiore al valore medio totale dell’intera economia nel primo trimestre dell’anno.

“L’aumento dell’occupazione nelle campagne – sottolinea Coldiretti – è accompagnato nel trimestre dall’andamento positivo del valore aggiunto del settore che ha fatto registrare un aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente”.

Un trend positivo che è stato colto dalle nuove generazioni, con più di due giovani italiani su tre (68 per cento) che “sognano” di lavorare d’estate in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe. “Per gli studenti lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare – sottolinea Coldiretti – un’esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e una cultura che hanno fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità”. “Il fatto che i giovani – interviene il presidente di Coldiretti Viterbo Mauro Pacifici – tornino a occuparsi del settore agrario è significativo: dimostra l’importanza del lavoro nei campi e quanta economia può far girare”.

Nel corso dell’estate 2015 si stima che quasi 200mila giovani possano trovare lavoro in agricoltura. Dal primo giugno e fino al 30 settembre i lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. I voucher rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di integrazione al reddito e occupazione anche a categorie particolarmente deboli quali cassaintegrati e pensionati e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

Boom di under 35 per il lavoro nei campi

Boom di under 35 per il lavoro nei campi

“La notizia del trend in crescita nei lavori agricoli ci riempie di orgoglio e ci fa ben sperare”, chiosa il direttore di Coldiretti Viterbo Ermanno Mazzetti. E proprio per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, la Coldiretti ha varato la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro “Jobincountry” di aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere i tanti giovani che sono interessati perché amano la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica.

“Nell’agroalimentare in Italia trovano opportunità di occupazione quasi 1,6 milioni di unità lavorative delle quali circa 1,2 milioni in agricoltura e poco più di 400mila nell’industria alimentare”, spiega il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo che sottolinea inoltre “l’importanza di tutelare e promuovere il lavoro lungo tutta la filiera dove il settore agricolo rappresenta di gran lunga lo zoccolo duro”. “Consentire di utilizzare il latte in polvere per produrre formaggi come chiede una certa industria non è solo contro i consumatori, la storia e la cultura del Made in Italy, ma significa anche – conclude Moncalvo – mettere in pericolo 35mila stalle e con esse i posti di lavoro di allevatori, mungitori e dipendenti”.

 

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da