23042024Headline:

“Fabbrini mente sapendo di mentire”

L'ex presidente Meroi: "Non ci sono mai stati i soldi per salvare tutti i precari"

L'ex presidente della Provincia Marcello Meroi

L’ex presidente della Provincia Marcello Meroi

“Il classico esempio di politica politicante in cui la colpa è sempre degli altri e di chi c’era prima. Con un eccesso di demagogia francamente insopportabile”. Marcello Meroi, ex presidente della Provincia, non ci sta ad accettare le bacchettate di Aldo Fabbrini, attuale consigliere provinciale Pd, sulla vicenda. “Mi ero ripromesso – sottolinea – di non occuparmi più di polemiche politiche per molteplici ragioni. Ma le ultime vicende e le improvvide dichiarazioni di Fabbrini, che pure non è di certo amministratore di primo pelo, mi impongono di intervenire”.

E allora che cosa è realmente successo? “E’ successo che. contrariamente a quanto si afferma con eccessiva superficialità e mentendo sapendo di mentire, i soldi c’erano ma per tenere in servizio 5-6 persone per circa due mesi. I fondi per assumere tutti i precari non c’erano e non ci sono mai stati. A dicembre c’era la possibilità di salvarne pochissimi e per un periodo limitato, ma nessuno voleva questo. Perché non sarebbe servito a nulla e avrebbe soltanto aggravato il problema. Questa è la verità che conoscevano i dipendenti, i cui rappresentanti ho più volte fatto partecipare agli incontri con i tanti interlocutori che ho voluto incontrare (assessori e dirigenti regionali, dirigenti del ministero della Funzione pubblica), lo sapevano i sindacati, lo sapevano i consiglieri di opposizione (Palozzi e soprattutto Grattarola che con impegno e competenza si sono occupati del problema), lo sapeva il consigliere regionale Panunzi che altrettanto seriamente mi ha più volte accompagnato in tanti uffici regionali per cercare una soluzione, lo sapevano i dirigenti che, almeno all’epoca completamente all’unisono, ci ribadivano la impossibilità dell’operazione”.

I precari della Provincia manifestano in via Saffi

I precari della Provincia manifestano in via Saffi

Entrando nel dettaglio, Meroi chiarisce ulteriormente anche le dinamiche delle procedure: “La situazione era ed è che il 31 dicembre quei 46 contratti erano scaduti. E tutti gli interlocutori ad ogni livello hanno sempre ribadito che l’unica soluzione per il problema era il concorso. Ma a questo si aggiunge anche il fatto tutt’altro che trascurabile che sono arrivate due circolari interpretative nelle quali si diceva con assoluta chiarezza che la priorità andava data ai dipendenti a tempo indeterminato. Ma al di là di leggi, circolari, commi e tutto il bagaglio burocratico, ci sono considerazioni che attengono al buonsenso e alla logico: come è possibile pensare di richiamare in servizio (perché di questo si sarebbe trattato) 46 persone nel momento in cui attraverso tutti gli strumenti possibili (pensionamenti e trasferimenti compresi) il personale della Provincia doveva essere ridotto della metà?”.

“Ribadendo per l’ennesima volta – conclude Meroi – la mia personale e umana solidarietà nei confronti di questi ex dipendenti, la cui vicenda ho seguito (insieme a maggioranza e opposizione) sin dal primo giorno del mio insediamento, invito vivamente il consigliere Fabbrini  a farsi spiegare la situazione da un illustre rappresentante istituzionale che, con coraggio e quella chiarezza che sempre gli ho riconosciuto, interviene sugli organi di informazione per denunciare lo stato di default dell’ente di cui proprio Fabbrini fa parte. Lo chieda al presidente Mazzola, che forse riuscirà a farglielo capire”.

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