29032024Headline:

La Tuscia più buona sulla tavola di Expo

Coldiretti, associazione Fiordini e lavandaie della Tuscia protagonisti a Milano

Le lavandaie della Tuscia

Le lavandaie della Tuscia

Ci volevano loro per far capire a Eataly cosa vuol veramente dire “prodotto tipico”. Ore 12 di ieri, i fortunelli che stavano di dentro a Expo, hanno potuto gustare le seguenti prelibatezze: taglieri di salumi e formaggi accompagnati da miele, lombrichelli con coregone affumicato, frittate con strigoli, bruschette con creme e patè, asparagi e carciofi al naturale, cipolle agrodolci, melanzane a filetti, crema all’aglio rosso, di porcini, di carciofi tartufata, canata, zuppe di ceci e rosmarino, spezzatino di agnello a buglione con patate, assortimento di frutta fresca, dolci secchi, pani regionali e focacce fatte in casa. Il tutto sotto un unico nome: “I sapori della Tuscia”.
Poco prima, per sicurezza, c’era stata anche una colazione. Tanto per chiarire che qui quando si parla di cibo si fa sul serio.
La vetrina d’onore l’ha pensata la Coldiretti, presente e vigilante nel capoluogo lombardo. Accompagnata, nella settimana dedicata all’animazione, da due gruppetti niente male: l’associazione Fiordini di Montefiascone, con le sue donne in abito d’epoca. Più la compagnia Lavandaie della Tuscia. Che ormai ha un successo folk-planetario.
Insomma, il viterbese ha deciso di mettersi in mostra. Inviando una delegazione in rosa da far invidia a chiunque. E amalgamando tradizioni e cibo. Un connubio che non fallisce mai.

Le donne in abito d'epoca dell'associazione Fiordini

Le donne in abito d’epoca dell’associazione Fiordini

Ma non è finita qua. Perché nel pomeriggio, magari dopo il pisolino, è toccata ad un’altra tipicità locale: merendina a base di pasta di nocciole e Nellina (la nostra Nutella, quella vera è molto più buona). E poi, prima del tramonto, giù di pesce. Focus sul lago di Bolsena e altra scorpacciata, ittica stavolta.
Chiaramente, dopo essere stati a secco per tutto il dì, non poteva mancare una cenetta leggera leggera. Stesso menù del pranzo, identico successo.
“Abbiamo presentato alcuni dei nostri simboli più importanti – parola di direttore Coldiretti, Ermanno Mazzetti – dimostrando che la trazione è alla base dei nostri valori”.
E forse, senza fronzoli e senza chissà cosa, quella di ieri è stata un’autentica e preziosa giornata di promozione.

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