23042024Headline:

“Su questo bilancio ci metto la faccia”

Michelini: "Non c'erano altre strade praticabili. Aumenti sì, ma tutelando i più deboli"

Il sindaco Michelini e Luisa Ciambella, assessore al bilancio

Il sindaco Michelini e Luisa Ciambella, assessore al bilancio

“Quando ci sono due emergenze, bisogna pensare a quella più importante. E oggi la più impellente è il bilancio. O meglio l’avvio della discussione e l’approvazione delle tariffe”. Leonardo Michelini è in macchina, sta andando a Roma con l’assessore Delli Iaconi per parlare del completamento del teatro dell’Unione, ma c’è il tempo per parlare dell’argomento del giorno. “Non ho alcuna intenzione – aggiunge – di bypassare il regolamento del Comune, che è l’atto fondamentale, la nostra magna charta, però c’è un’esigenza particolare che è quella di approvare le tariffe come atto propedeutico alla valutazione e alla successiva approvazione del documento contabile. Mi sembra un po’ capzioso il comportamento delle opposizioni: invito tutti a concentrarsi sui problemi concreti”.

I problemi concreti riguardano un generalizzato aumento delle tasse e delle tariffe. Argomento decisamente impopolare… “Ci metto la faccia come cittadino e come sindaco su quanto è stato fatto e dico con assoluta sicurezza che era l’unica strada possibile. Vi racconto un piccolo retroscena: domenica scorsa sono stato un paio d’ore al computer e mi sono andato a vedere cosa hanno fatto altre amministrazioni vicine territorialmente alla nostra. Ho cominciato con le citta che insieme a Viterbo fanno parte del progetto Civiter (Civitavecchia e Terni), poi ho spulciato Perugia, Orvieto e Terni che sono abbastanza vicine a noi. Ebbene, al di là della colorazione politica, tutte, e sottolineo tutte, hanno agito sulla leva fiscale e qualcuna lo aveva fatto già l’anno scorso”. Con un’aggiunta: “Un sindaco dei comuni che ho citato ha usato un’espressione felice e azzeccata: prima erano i comuni che prendevano dalla Stato, adesso è lo Stato che prende dai Comuni. Che faccio? Me la prendo con Renzi o con il destino cinico e baro? Non me la prendo con nessuno e vado avanti”.

Un lungo excursus per arrivare dove? “Per dire che non c’era la possibilità di altre alternative. Basta vedere i nostri conti: fra minori incassi di Imu agricola (ma lo Stato ha preteso e incamerato l’intero gettito previsto) e il cosiddetto patto di stabilità (sul quale dò atto a Viterbopost di aver scritto da tempo e con dovizia di particolari), dobbiamo fare a meno di circa 3 milioni di euro. E dove si va a prendere una cifra simile? Tagliando 10mila euro alla festa di Santa Rosa? O 5mila da qualche altra parte? E’evidente che non è possibile, anzi un’operazione del genere non è credibile”. E allora, più tasse per tutti… “Più tasse per chi ha di più e continuando a preservare la fasce deboli, cioè chi fa fatica ad arrivare a fine mese. Faccio un caso concreto: fino a giugno scorso il ticket per la mensa scolastica costava 3 euro per tutti; da settembre il costo resterà 3 euro per i cittadini meno abbienti, ma ne costerà  5 per i redditi più alti. Che è quasi il costo che il Comune versa all’azienda incaricata di distribuire i pasti ai piccoli alunni, che è di 5,17 euro. A me sembra che si tratti di un’operazione giusta e necessaria”.

Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo

Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo

I giochi comunque non sono ancora completamente fatti. “Chissà che all’ultimo momento non arrivi una proroga da Roma, ma al di là di questo aspetto voglio dire con chiarezza che ci saranno una ventina di giorni per mettere a punto un emendamento che, lasciando invariati i saldi, individui forme differenti di suddivisione del carico fiscale. Ci potrà lavorare sicuramente la maggioranza, ma mi attendo un contributo anche da parte dell’opposizione. Penso ad agevolazioni e/o sgravi per chi intraprende un’attività, ai giovani alle prese con start up, o anche semplicemente a chi adotta un cane del canile comunale e ci consente così di risparmiare qualcosa. Sono ipotesi, ce ne possono essere altre ugualmente valide. Da parte mia e di tutta l’amministrazione c’è la massima possibilità a discutere e a trovare soluzioni per venire incontro a chi non può e per aiutare chi fa qualcosa di produttivo per la città”.

Sindaco, che spera di ottenere a Roma per il teatro? “Spero di tener fede all’impegno che avevo preso con i viterbesi di riaprire il nostro teatro al più presto”.

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