Alla fin fine, com’è che si dice? L’importante è che paghino. Tipo quando si fa una cert’ora al bar. E quindi giù a presentar progetti, e a cercar di ottenere qualcosa di buono (soldi, non opere di bene) dalla Comunità economica europea.
Ecco il progetto “Yep”. Che non è un’auto da campagna senza la seconda “e” al centro della parola, bensì lo “Young europeans promoting social enterprises”. Ossia, per chi non masticasse l’inglese, giovani europei che promuovono imprese sociali.
Andiamo a capire di cosa si tratta e dove si colloca. Ma prima le finalità: “Promuovere il concetto di impresa sociale quale volano per la produzione, lo scambio di beni, servizi e know-how di utilità sociale, per una ripresa economica a più ampio impatto”.
Non è che sia chiarissimo, ma procediamo. Domani ci sta un evento, che si svolgerà in contemporanea in cinque paesi del vecchio continente, e che qui da noi si terrà a Celleno (Palazzo della cultura, ore 9.30). Coinvolti saranno inoltre, sempre per l’italico versante, pure Castiglione in Teverina e Graffignano.
Sono invitate tutte le associazioni sociali del territorio. Il primo intento di gruppo sarà quello di “gettate le basi delle azioni che poi si realizzeranno nel mese di settembre – dicono gli organizzatori, l’agenzia Ace20 di Orte – quando si ritroveranno appunto i rappresentanti amministrativi e delle imprese dei nove comuni partner ufficiali, più altri soggetti invitati come ospiti. Sul finire dell’estate si terranno inoltre tavole rotonde e dibattiti sulle best practices, che saranno il focus di una settimana di lavori, tendenti a raggiungere gli obiettivi”.
La faccenda finalmente prende piega. Seppur, come poi succede sovente, le pratiche europee di norma tendono più alla chiacchiera che all’azione.
“Confidiamo che lo Yep – dice il sindaco di Celleno, Marco Bianchi – raggiunga buoni risultati e coinvolga la cittadinanza locale e quelle dei partners, verso una maggiore comprensione reciproca e delle istituzioni. Rappresenta un’idea in cui crediamo molto,perché pone al centro di un’ospitalità internazionale diffusa la nostra piccola realtà”.
Per chiudere, le cittadine partecipanti sono le polacche Serock (gemellata proprio con Celleno) e Wieliszew (con Graffignano). Lanskroun (Repubblica Ceca) ed Herrera del Duque (Spagna), entrambi gemelli di Castiglione in Teverina. Più Dionysos (Grecia). Ospiti non ufficiali sono previsti poi da Germania, Ungheria, Romania, Lettonia, Cipro e altri dello Stivale.