Il piano da 1,3 miliardi presentato dal Governo contro il dissesto idrogeologico ha duplice e rilevante valenza: pone l’obiettivo di voler intervenire prima del verificarsi di disastri e tragedie rimettendo al centro del dibattito l’importanza della mancata manutenzione del territorio e dei costi umani, sociali ed economici che questa comporta.
Credo sia importantissimo allinearci con quanto affermato dai ministri Delrio e Galletti sulla necessità di recuperare il tempo perduto per far ripartire tutte quelle opere necessarie a preservare l’integrità del territorio. Questa strada è l’unica percorribile per superare e correggere gli errori di pianificazione urbanistica fatti in passato iniziando cosi una nuova fase che intervenga a difesa del territorio reso fragile. Anche nella Regione Lazio la prevenzione del dissesto idrogeologico deve essere sempre più una priorità su cui intervenire e questo sarà agevolato dagli stanziamenti di 600 milioni di euro messi a disposizione delle Regioni. Quelle risorse che daranno riconoscimenti concreti a quei comuni capaci di programmazione efficace in grado di garantire la sicurezza per l’ambiente e i cittadini.