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Gianni Pontillo nel Mistero Buffo

L'opera di Dario Fo martedì alle 20,30 presso il cortile d'Amore della Rocca Farnese di Valentano

Martedì prossimo alle 20,30 presso il cortile d’Amore della Rocca Farnese di Valentano appuntamento da non perdere. Gianni Pontillo presenta infatti Mistero Buffo di Dario Fo. L’evento è eccezionale per la bellezza dello spettacolo (vincitore di moltissimi premi) che è stato magistralmente rappresentato non solo all’Ara Pacis di Roma, ma anche a Vilnius, ad Algeri, a Monaco di Baviera, ad Amburgo, ad Atene e a Rio de Janeiro.
Uno spettacolo che abbraccia oltre quarant’anni di ricerca, aggiunte e modifiche. Nato dallo studio e dal desiderio di “riportare” sul palcoscenico le tradizioni popolari di affabulazione e di “teatro epico”, attraverso la nobile ed intramontabile arte della giullarata, Mistero Buffo rappresenta l’apice della produzione dell’ultimo Nobel italiano. Dario Fo contribuisce in maniera determinante alla divulgazione di una tradizione antica attraverso mimica, linguaggio onomatopeico, grammelot e quanto altro derivi dalla Commedia dell’Arte. Mistero Buffo, sebbene si basi su racconti di tradizione popolare opportunamente modificati e “teatralizzati”, è straordinariamente attuale, ed offre la possibilità per una riflessione sulle quotidiane ingiustizie; talmente quotidiane che si ripetono da 500 anni e che hanno portato l’attore/autore/regista al conseguimento, nel 1997, del più importante premio mondiale con la seguente motivazione: “Il Premio Nobel per la Letteratura viene assegnato quest’anno allo scrittore italiano Dario Fo, perché, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”.
Questa messinscena vuole essere un omaggio, ma anche una testimonianza di stima e di apprezzamento ad uno dei più grandi autori ed attori italiani ancora in vita. Uno spettacolo travolgente, pungente, provocatorio, realizzato secondo la tradizione dei giullari medievali… e tanto tanto divertente. Una presentazione prima di ogni brano accompagnerà lo spettatore a scoprirne i dettagli, a comprendere meglio l’uso di certe parole o di certi movimenti in un gioco di interattività assolutamente indispensabile. L’uso del grammelot (linguaggio onomatopeico usato dai commedianti dell’Arte, ma qui opportunamente modificato e “italianizzato”) renderà i brani unici nel suo genere e particolarmente adatti alla fruizione da parte di adulti e ragazzi. Lo spettacolo ha vinto da poco i premi “Miglior spettacolo” e “Miglior attore” nella rassegna Pop Comedy di Roma ed è opzionato per diversi altri concorsi e rassegne nazionali.

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