25042024Headline:

Ma quanto è buona la frutta nella fontana

Mel, peperoni e angurie a piazza delle Erbe: è un'installazione artistica, ma la gente ne approfitta

Un cittadino ne approfitta...

Un cittadino ne approfitta…

A molti non sarà sembrato vero. E in molti hanno deciso di approfittarne. Si sa, una spesa gratis è sempre una spesa gratis, signora mia, e c’è la crisi, e mangiare frutta e verdura è importante, specie d’estate.

E’ venerdì sera, siamo a piazza delle Erbe (che deve il nome al fatto che qui, anticamente, si teneva un mercato): la fontana dei Leoni è piena di frutta e verdura. Mele, peperoni e addirittura cocomeri. Veri, s’immagina pure succosi. Fanno parte di un’installazione artistica all’interno di una manifestazione culturale, Corpus 1462, che l’altra sera ha interessato diversi punti del centro storico.

... e se ne va

… e se ne va

Ora, mettiamo da parte i discorsi sulla bellezza o meno dell’opera, che sono soggettivi, opinabili. Così come è inutile affrontare il tema su quanto un’installazione del genere possa valorizzare (o al contrario deturpare) una delle più caratteristiche del centro storico viterbese. Chiacchiere e basta. Quello che interessa qui è che i viterbese hanno molto gradito gli ortaggi e la frutta. Le foto parlano chiaro (abbiamo coperto i volti, per la privacy).

C’è chi si avvicina furtivo, immerge la mano e si porta via un paio di peperoni. Altri hanno gradito le mele. Un uomo di mezza età, dai lineamenti asiatici, arriva sigaretta in bocca, carica un’intera anguria, se la infila sotto la maglietta a righe e se ne va. E’ pure fresca: buon appetito. Un signore viterbese, invece, arriva con una borsa della spesa e la riempie: cocomero, due peperoni, mele. Una manna dal cielo, il problema della cena è risolto.

La frutta nella fontana

La frutta nella fontana

“Va avanti così da quando le hanno messe”, racconta la titolare di un’attività commerciale sulla piazza. E in effetti, in una mezz’ora di osservazione, Viterbopost ha osservato una mezza dozzina di persone approfittare dell’installazione “mangiabile”. Qualcuno più timido, altri più disinvolti. Chissà, magari era nell’intenzione degli organizzatori coinvolgere i cittadini in questo modo. D’altronde, nell’anno dell’Expo dedicata al cibo, tutto quel bendidio andava condiviso. Prendete e mangiatene tutti. I viterbesi ne hanno approfittato. E si sono fatti una bella peperonata, una torta di mele e una fetta di cocomero. Tutto buono, genuino e soprattutto aggratis.

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