19042024Headline:

Viterbese, in tre per il dopo Sanderra

Domani delicatissima trasferta a Sassari. Farris, Ferazzoli e Morgia in ballo per la panchina

Massimiliano Farris, uno dei possibili candidati per il dopo Sanderra

Massimiliano Farris, uno dei possibili candidati per il dopo Sanderra

Tutte le strade portano a Sassari. Per la Viterbese quella più comoda è il volo di stamani, destinazione Alghero, per il ritiro, la rifinitura e poi domani la partita con la Torres (ore 15, arbitra Donda di Cormons), quinta giornata di campionato. E qui si apre un’altra strada, molto meno agevole per diversi protagonisti. A partire dall’allenatore in carica, quello Stefano Sanderra che si gioca in Sardegna tutte le sue fiches per restare sulla panchina gialloblu. E potrebbero anche non bastare.

E’ stato lo stesso patron Piero Camilli a ufficializzare lo stato d’agitazione: “Sono tutti sotto esame”, ha detto il Comandante già prima del pareggio di mercoledì contro l’Albalonga. E se dopo quel deludente risultato non sono arrivati provvedimenti stupisce fino ad un certo punto: anche lo scorso anno la dirigenza lasciò per qualche giorno “cuocere nel proprio brodo” (sia detto senza offesa) allenatori già di fatto esonerati. E’ probabile che vada così pure stavolta.

Nonostante la mancanza di feeling con una parte della tifoseria (specie quella più critica della tribuna centrale), Sanderra comunque ha responsabilità relative. E’ un tecnico preparato, che ha dimostrato di essere vincente in categorie superiori ma che magari non frequentava la serie D da tanto, troppo tempo (dal 2003 a Cosenza, per la precisione). E la D è un campionato diverso da quelli professionistici, per questioni regolamentari, vedi l’obbligo di schierare gli under, ma anche agonistici. I dubbi sul modulo – difesa a tre, o quattro, o a cinque – hanno avuto un peso specifico importante, la pressione della piazza pure, senza dimenticare la batosta per il mancato ripescaggio. Tuttavia, l’allenatore aveva in mano la squadra dal 26 luglio, tutto il tempo per lavorare bene. Ecco, forse Sanderra sarebbe andato benissimo per la Lego pro, ma questo è un altro discorso. Così come c’è da tenere conto delle scelte di mercato, finite pure nell’occhio del ciclone, tant’è che qualcuno darebbe per partente anche il direttore sportivo Luci.

Massimo Morgia, 62 anni: era stato in corsa per allenare la Viterbese anche in estate

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Ma torniamo alla panchina. Chi, al posto di Sanderra? I nomi che circolano sono sempre gli stessi. In particolare, in molti fanno il tifo per Massimiliano Farris, ora nello staff della Primavera della Lazio: sarebbe l’uomo giusto per ricompattare l’ambiente, non avrebbe bisogno di acclimatarsi – perché il Rocchi è casa sua – ed è dotato di quel buonsenso che potrebbe rimettere a posto la situazione prima che sia troppo tardi. Ma Farris lascerebbe davvero Formello per tornare a casa, senza avere tra l’altro garanzie, vista la fama di caccia allenatori di Camilli? E lo stesso Camilli vuole puntare su Max?

Più probabile, a questo punto, sembra la candidatura di Massimo Morgia. Il tecnico romano, vincitore di tanti campionato di D (l’ultimo l’anno scorso con il Siena) era stato in ballottaggio in estate con lo stesso Sanderra, che ottenne il posto al fotofinish. Si è già incontrato con il Comandante, all’epoca. Cosa più importante: attualmente è libero. In settimana era stato dato vicino alle panchine del Foligno e del Siracusa, che però hanno fatto altre scelte. Vuoi vedere che Morgia sta aspettando una chiamata proprio da Viterbo? O magari già l’ha ricevuta? Supposizioni, che nel calcio ci possono stare.

Terzo nome è quello di Fabrizio Ferazzoli. Quello che un anno fa guidò i gialloblu nella fase centrale della stagione. Un suo ritorno sarebbe quantomeno curioso, visto che la società non lo richiamò quando fu il momento di sostituire Ianni, e invece optò per un Gregori bis. Eppure, secondo quanto risulta a Viterbopost, lo stesso allenatore romano si sarebbe informato ultimamente sulla Viterbese, e la seguirebbe con un certo interesse. Soltanto professionale, o c’è qualcosa di più?

Da non escludere anche una quarta opzione, a sorpresa, magari con la scelta di un nome diverso, un tecnico di transizione per superare questo periodo difficile, recuperare posizioni in classifica e poi agevolare un rimpasto più importante a novembre,  quando si riaprirà il mercato. Ma la società ha già speso tanto quest’anno, e non sembra disposta ad aspettare oltre.

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