Parola d’ordine: internazionalizzare. Che significa semplicemente (e praticamente) ampliare il raggio di azione della propria azienda, cioè aprirsi a mercati che non siano strettamente legati al territorio dove si opera. Dunque, bisogna guardare all’estero, inteso in senso ampio: zone e mercati (anche interni) dove non si è presenti. Come si fa? D’accordo, esiste una rete commerciale che funziona ancora, ma non basta: non può bastare. E’ evidente che è materialmente impossibile essere presenti dappertutto per far conoscere i propri prodotti. E allora? La strada è semplice, economica e molto rapida: il web. Uno spazio praticamente infinito nel quale le aziende della Tuscia non sono ancora sufficientemente presenti (salvo lodevoli casi) e del quale non si è ancora compreso appieno il “potere”.
E’ la Camera di commercio di Viterbo a correre in aiuto di chi non utilizza questo potentissimo mezzo o lo fa non sfruttandone del tutto le straordinarie potenzialità: ecco quindi, per il secondo anno consecutivo, il progetto “Eccellenze in digitale – Made in Italy 2015”, presentato dal presidente Domenico Merlani, dal segretario generale Francesco Monzillo, dal responsabile della comunicazione Luigi Pagliaro e dalle due borsiste, Michela Castellani e Roberta Piras, che si stanno occupando della vicenda, in virtù dell’accordo stipulato da Google e Unioncamere. L’iniziativa si propone di “diffondere la cultura dell’innovazione digitale e la crescita della consapevolezza dei vantaggi di competitività apportati dalla maggiore diffusione dei servizi Ict avanzati (Information and communications technologies)”. Un progetto destinato soprattutto alle medie, piccole e micro imprese, esattamente quelle che costituiscono la stragrande maggioranza del tessuto produttivo della Tuscia. In Italia, tanto per dire, le pmi rappresentano più del 99% delle aziende e producono circa il 70% del fatturato totale, dando lavoro all’80% degli occupati. Un autentico esercito con una forza d’impatto ancora non del tutto utilizzata.
Tanto per citare qualche dato, in Italia le pmi on line rappresentano appena il 5% del totale, contro una media del 15% nella Ue (fa decisamente meglio anche la tanto bistrattata Grecia, che si posiziona intorno al 10%; numeri record soprattutto per i Paesi del Nord Europa e per la Repubblica Ceca); anche il fatturato è basso (sempre il 5%): solo la Grecia fa peggio, mentre tutti gli altri viaggiano dal 10% in su. Se si pensa che l’obiettivo dell’Agenda digitale 2015 è di arrivare al 33% delle aziende on line, si ha un’idea assai chiara di quanto strada ci sia ancora da fare. “Si tratta di un motore di sviluppo per l’Italia e per la Tuscia – sottolinea con vigore il presidente Merlani – che non possiamo non utilizzare. Il percorso di digitalizzazione riduce e velocizza i tempi di intervento, consente grandi opportunità di crescita (con particolare riferimento all’e-commerce) e crea anche nuova occupazione. Insomma è uno straordinario moltiplicatore. La Camera di commercio assume un ruolo trainante anche nei confronti delle altre amministrazioni pubbliche nei processi di alfabetizzazione informatica”.
Michela Castellani e Roberta Piras hanno condotto uno studio che testimonia di quanta strada ci sia ancora da percorrere dalle nostre parti. Tre i settori analizzati: agroalimentare, turismo e beni culturali. Nel primo caso, prese in esame 337 aziende (153 del marchio Tuscia Viterbese) la cui presenza on line viene giudicata di livello medio-basso (il 33% non utilizza per niente internet o i social network); va meglio nel settore turismo che si posiziona nel livello intermedio (esaminate 161 aziende di Tuscia Welcome) con appena il 3% di imprese offline; decisamente peggio l’area dei beni culturali: livello di digitalizzazione basso nelle 45 aziende individuate e ben il 44% assente completamente sulle piattaforme informatiche di qualsiasi genere. Insomma, siamo messi abbastanza male.
E allora bisogna intervenire. Dopo il monitoraggio, di cui si è detto, due le linee di intervento del progetto dell’ente camerale viterbese: supportare le imprese che hanno manifestato interesse, implementando e condividendo con esse un programma di lavoro per la digitalizzazione; attivare le imprese attraverso momenti formativi, aiutandole a sviluppare le competenze digitali. E per fare questo è previsto ogni giovedì (a partire dal 15 ottobre) un ciclo di 4 lezioni incentrate sui seguenti temi: le potenzialità che il web offre alle imprese (importanza di internet e elementi di marketing); social network (strumenti gratuiti per la presenza online); strumenti Google; sito web (le principali caratteristiche). Si può decidere di partecipare anche ad uno solo degli incontri programmati. Le iscrizioni sono già aperte: naturalmente si fanno online.