18042024Headline:

Buon lavoro mister, ma ora non si può sbagliare

Il nuovo tecnico Nofri si è presentato bene, ora la parola al campo

Federico Nofri Onofri, da mercoledì nuovo tecnico della Viterbese

Federico Nofri Onofri, da mercoledì nuovo tecnico della Viterbese

E adesso che il nuovo mister è stato trovato, non resta che mettere mano al resto, perché, potete giurarci, anche in questo caso la famiglia Camilli farà le sue mosse. Fatta l’Italia, dunque, ora facciamo gli italiani, anzi i viterbesi: del resto, che le colpe dell’avvio di stagione opaco per il club gialloblù non fossero solo dell’esonerato Stefano Sanderra era da tempo più che una certezza. Ed ecco che in panchina è arrivato Federico Nofri Onofri (al primo impatto devo dire che questo giovane allenatore mi è piaciuto molto, per i modi, per le idee chiare, per la schiettezza e l’umiltà: speriamo che sia l’uomo della svolta, e buon lavoro col cuore mister), chiamato – dopo giorni di congetture sul nome del nuovo tecnico, ipotesi, clamorosi annunci non verificati e smentite travestite da scoop – a invertire la rotta di una squadra che ha ancora come obiettivo la vittoria del campionato e che ha tutte le possibilità per centrarlo. In bocca al lupo.

Il preparatore Stefanelli, Nofri e Camilli

Il preparatore Stefanelli, Nofri e Camilli

Non solo Sanderra, dunque. Sui giocatori è ancora presto, almeno per Nofri, per poter fare valutazioni radicali, ma è evidente che anche lo spogliatoio gialloblù è sotto esame. Lo aveva detto il patron Piero Camilli tempo addietro e lo ha ribadito il presidente Vincenzo l’altra sera durante la presentazione di Nofri: “Non si gioca col cognome dietro alle spalle – ha detto -, è chiaro che quando le cose non vanno il primo a pagare è sempre l’allenatore, ma resta fuori discussione che anche i giocatori ora si dovranno assumere le proprie responsabilità. Hanno ancora po’ di tempo per dimostrare che meritano la Viterbese”. Se non è un ultimatum alla squadra poco ci manca. E poi: “Abbiamo preso un allenatore giovane, con le giuste motivazioni, al suo settimo anno in serie D – ha continuato il presidente -, siamo fiduciosi di poter far bene. La nostra squadra è forte ma se c’è da migliorarla per vincere noi siamo qua”. Il che significa che nel mercato di dicembre, che è dietro l’angolo, l’assetto della rosa potrebbe cambiare, con nuovi arrivi e, soprattutto, con diverse partenze. Chi ci tiene a restare è invitato perciò a mettersi a correre e a dimostrare che davvero la Viterbese, composta da molti elementi di categoria superiore, ha le carte in regola per vincere il campionato.

Stefano Sanderra, 47 anni, esonerato domenica dopo la vittoria col Castiadas

Stefano Sanderra, 47 anni, esonerato domenica dopo la vittoria col Castiadas

I gialloblu nelle prossime settimane sono attesi da un trittico terribile che rappresenterà un primo vero e proprio esame di maturità e la cartina al tornasole sulle possibilità di arrivare davanti a tutti gli altri nella corsa finale: Nuorese, nell’anticipo esterno di domani, poi Flaminia in casa e in ultimo l’atteso confronto con il Grosseto a fine mese. Trastevere e Rieti, che seguiranno, saranno altri banchi di prova, ma per adesso bisogna pensare a questo difficile tris. Nofri, che il calendario lo conosce a memoria, ovviamente adesso nomi per eventuali sfoltimenti e sostituzioni non è in grado di farne, ma l’acume per capire cosa serve alla Viterbese e cosa eventualmente no ce l’ha. “Ci sono giocatori non al top – dice il neo mister gialloblu – ma spero non siano poi così scarichi. La classifica non è troppo compromessa, l’importante per ora è non perdere terreno. Io prediligo un calcio offensivo, dove c’è molto pressing, i miei ragazzi devono correre, essere propositivi. Per conoscere giocatori non bisogna guardarli solo la domenica ma allenarli ogni giorno, così il giudizio può dirsi completo. Il campionato lo vince solo una squadra: per farcela non dico che dobbiamo essere perfetti ma comunque dobbiamo sbagliare poco”. Praticamente una sentenza: basta errori.

Piero Camilli

Piero Camilli

Se Sanderra, a detta di qualche collaboratore gialloblu, neanche salutava quando arrivava, Nofri invece sembra prediligere il dialogo, almeno nelle intenzioni. “Per me la comunicazione è fondamentale quando vuoi ottenere qualcosa dagli altri – spiega il nuovo tecnico -, quindi io tendo molto a parlare, a comunicare con i giocatori”. Platone sarebbe fiero di lui: speriamo che la dialettica da spogliatoio, unita al recupero obbligatorio della forma fisica migliore per tutti gli elementi della rosa, si riveli la scelta giusta per rimettere la Viterbese in carreggiata. Anche perché nessuno ormai può più pensare di fare affidamento sul già esaurito new deal versione paziente del Comandante, la cui sorprendente tolleranza di fronte al ripetersi di incidenti di percorso della squadra è svanita domenica scorsa dopo una prestazione vincente ma non certo convincente della Viterbese. “C’ho provato, ho aspettato, ma alla fine non ce l’ho fatta più” ha spiegato il patron gialloblu ai microfoni di Diretta Sport, commentando l’esonero del diesse Luci e del tecnico Sanderra. Che hanno pagato per tutti, come in genere accade nel calcio. Ma la squadra è ancora sotto esame e deve esserne cosciente: speriamo che non ci sia bisogno di grandi stravolgimenti sul mercato, perché ciò vorrebbe dire che la Viterbese ha imparato a volare nelle zone alte della classifica. Ma meglio essere chiari sin da adesso: non si può sbagliare più. Giocatore avvisato, mezzo salvato.

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