Tanto tuonò che piovve. Nel Lazio arriva (finalmente) il momento dei congressi dentro Forza Italia. Più volte richiesti, più rinviati a data destinarsi, più volte addirittura minacciati attraverso l’autoconvocazione (che pure è prevista dallo statuto). Adesso il coordinatore regionale degli azzurri Claudio Fazzone si è dovuto arrendere alle pressanti sollecitazione che provenivano da ogni dove. Si comincia nel prossimo week end da Roma e provincia dove sono in programma i congressi comunali. Una decisione che non può che ricevere il plauso da parte di Giulio Marini, esponente di spicco dei forzitalioti della Tuscia, che su questo tema più volte si era pronunciato attraverso una serie di sollecitazioni che finalmente hanno avuto soddisfazione.
“Non è un problema personale – attacca l’ex sindaco – e neppure mi interessa andare alla conta, come è stato evocato da diverse parti. E’ semplicemente ed esclusivamente un problema di democrazia interna e di voglia di tornare a far parlare i territori. L’onorevole Fazzone si è reso conto, probabilmente anche consultandosi con il presidente Berlusconi, che la situazione poteva implodere da un momento all’altro e che quindi bisognava procedere con la celebrazione del momento più democratiico e partecipativo che si possa concepire nella vita di un partito”.
Ma che cosa si aspetta Giulio marini dai congressi nella Tuscia? “Personalmente proprio nulla. Voglio partecipare come semplice iscritto e voglio confrontarmi con tutti gli altri che hanno scelto di militare in Forza Italia sottoscrivendo la tessera di iscrizione. Questo deve avvenire a Viterbo e questo deve avvenire negli altri 24 comuni della provincia che hanno i numeri per celebrare i congressi comunali. Chi ha voglia di impegnarsi e si fare politica, lo deve fare perché questa è l’occasione giusta”.
Ancora non si conoscono le date di convocazione, ma visto l’approssimarsi delle festività natalizie è possibile che la convocazione slitti alle primissime settimane del 2016. Da un punto di vista formale (che però diventa anche sostanza) è importante che le convocazioni, riguardanti sia i congressi comunali che quello provinciale, avvengano facendo riferimento al tesseramento 2015. Un ulteriore slittamento avrebbe infatti comportato la necessità di mettere da parte le iscrizioni dell’anno in corso e quindi di procedere con quelle nuove e questo avrebbe comportato un ulteriore allungamento dei tempi. Va aggiunto che la spinta, almeno per quello che riguarda la Tuscia, è probabilmente arrivata con la recente iniziativa di Roberto Viola, iscritto a Montefiascone, che proprio citando il regolamento interno aveva minacciato l’autoconvocazione: una mossa che ha spiazzato chi continuava a tergiversare.
“Penso che i congressi – conclude Giulio Marini – saranno un momento di sintesi e non di divisione. Basta con il dualismo fra me e Battistoni. Il partito ha bisogno urgente di uscire da un lungo tunnel e tornare a dialogare con gli iscritti e con i cittadini. Non ci sono altri intenti nascosti. Ricordo che il coordinatore regionale, qualche mese fa, aveva nominato sia il coordinatore cittadino di Viterbo (Giovanni Arena) che quello provinciale (il vetrallese Dario Bacocco): due incarichi che sono elettivi e non affidati alle scelte, pur rispettabilissime, di una sola persona”.