Questa non è una partita come le altre. No, non può esserlo. Perché alla Stella Azzurra, oggi targata Terra di Tuscia, la Luiss Roma riporta inevitabilmente alla mente un’afosissima e indimenticabile serata estiva di un anno e mezzo fa quando una bomba di Tommaso Rossetti ad una manciata di secondi dalla sirena sancì la storica promozione in serie B. Si giocava la gara 3 della finale play off e di quella squadra, guidata all’epoca da Fausto Cipriani, è rimasto solo Andrea Meroi, non a caso diventato capitano poiché rappresenta la continuità, il fil rouge di un progetto che pur conservando le caratteristiche originali, oggi ha acquisito esperienze e competenze. Doti indispensabili per poter disputare un campionato difficile, qual è senza ombra di dubbio la terza serie nazionale.
A dire il vero, ci sarebbe un altro reduce di quella fantastica cavalcata, ma stasera gioca dall’altra parte: Giacomo Chiatti, play maker protagonista della promozione e anche del primo anno in B, passato la scorsa estate alla corte degli universitari romani. Un ex che si era segnalato per qualità e voglia di far bene anche nel torneo precampionato dedicato alla memoria di Gino Pucciarelli, disputatosi proprio a Viterbo. Il trofeo finale andò ai padroni di casa della Terra di Tuscia, ma Jack fu premiato come miglior giocatore della manifestazione. A proposito, nonostante il carattere amichevole di quella kermesse e l’assenza dei due punti in palio, anche quella – tanto per non smentirsi – fu partita vera e combattutissima per 40 minuti. Non c’è da aggiungere altro per comprendere che stasera sarà una gara diversa dalle altre: la rivalità (sul parquet e anche fuori) è un dato di fatto, i precedenti raccontano di confronti sempre tirati. Insomma ci sarà da sudare e anche tanto.
La Terra di Tuscia arriva alla partita con la consapevolezza di aver raggiunto un livello buono e soprattutto di avere un’identità di squadra. Lo stop di Palestrina non scalfisce le certezze finora acquisite, anzi le rafforza: pure contro le grandi del raggruppamento (Palestrina e Cassino sicuramente lo sono) si può giocare a viso aperto, rischiando anche di vincere.
La Luiss, come la Stella azzurra, ha cambiato molto in estate. Non c’è più il tignoso, ma produttivo Kavaric (rientrato in patria); sono rimasti Marcon, Gorrieri, Faragalli, Ramenghi e sono arrivati altri cestisti di valore cone Scuderi, Rambaldi, Beretta (centro di 208 cm) e naturalmente Chiatti. Non inganni l’unica vittoria all’attivo, frutto più che altro di un calendario complicato: gli obiettivi erano e restano ben altri.
Anche contro la Luiss la parola d’ordine in casa biancazzurra sarà mettere pressione agli avversari, stare in campo con gambe e testa per tutto l’incontro e dare alla partita un ritmo il più possibile elevato. Fondamentale l’appoggio del pubblico che, si spera, possa essere più numeroso e caloroso del solito. Palla a due alle 18; arbitrano Soavi di Cagli e Bertuccioli di Pesaro.