L’ennesima conferma – semmai fosse servita – che non c’è più religione è arrivata ieri sera, nella basilica di Santa Rosa. Quando uno dei sette consiglieri comunali di rito panunziano, il grottano Marco Volpi, è andato a consegnare al sindaco Michelini il documento con cui questa parte del Partito democratico sfiducia nella sostanza (ma non nella forma) l’operato della sua amministrazione. E dove glielo ha portato? Dentro la chiesa, durante quella messa del vescovo che ha fatto tanto parlare per altre ragioni, molto più alte di questa politica terra terra.
Micbelini ha letto il foglio (non è dato sapere se dopo essersi fatto il segno della croce), ha scambiato uno sguardo con la sua vice Luisa Ciambella e non ha fatto una grinza. Per intenderci: il sindaco non è intenzionato a rassegnare le dimissioni. ”Mi sfiduciassero in consiglio”, ha confidato agli assessori più vicini, mantenendo la linea già varata giovedì sera, al termine del più disastroso consiglio (e dire che ce ne sono stati…) del suo mandato. ”E’ ora che si prendano le responsabilità di quello che stanno facendo, che ci mettano la faccia”, dicevano i consiglieri comunali fedeli al sindaco nel Pd uscendo dalla riunione di ieri pomeriggio nella sede del partito, in via Polidori. E ancora: ”In sette stanno facendo il delirio, delirio di onnipotenza”. Consiglio comunale del giudizio che potrebbe tenersi già martedì 29 dicembre.