Lo svasamento diretto al lago
Se “quel ramo del lago” fosse stato di Bolsena, anziché di Como, l’aspetto poetico dell’opera sarebbe finito alla prima riga.
E spieghiamo perché: un nostro lettore (ossia dei cugini di Viterbonews24) invia in redazione una nota e diversi scatti.
Secondo lui, Giuliano Stella, ieri l’altro c’è stato “un enorme sversamento dell’impianto di depurazione nel lungolago tra Montefiascone e Marta”. Le foto ne sono la (presunta) prova.
Per quanti non fossero pratici della zona, ed entrando nello specifico, si sta parlando di un delizioso lembo che collega su strada bianca le due cittadine lacuali. Una striscia sottile, due carreggiate giuste giuste, dall’aspetto straordinariamente bucolico. Da un pinzo acqua, sabbia, isole e gabbiani. Dall’altro canneti, orti, vegetazione e qualche abuso edilizio (nessuno è perfetto, e poi in fin dei conti ci sta sempre il condono).
La notizia, per dirla in gergo, c’è. E quindi è bene approfondire. Chi sentire? Il Cobalb, chiaramente. Ossia quella “spa” che lavora per una “insostituibile opera di raccolta e depurazione delle acque reflue – si legge sul sito – in funzione a pieno regime sull’intero bacino, con visibili benefici per il lago e l’ambiente circostante”.
Renato Mezzetti, “Lago di Bolsena vivo”
Chi meglio di loro? Sulla pagina internet dedicata, alla voce contatti, ci stanno addirittura quattro recapiti. I primi due però, sfortunatamente, alle 16 di ieri non erano attivi.
L’impianto di Marta dopo qualche squillo si riciclava in modalità “fax”. Medesima sorte per l’altro fisso: denominata “presidenza e segreteria”.
Al che uno pensa: “Ammazza questi come lavorano. Vediamo se posso disturbare al cellulare”.
Miracolo dei miracoli, in rete addirittura viene messo quello del direttore generale Massimo Pierangeli. “Vodafone – dice la vocina – il numero non esiste”. Cose che capitano. Può darsi che gli è caduto il Samsung nell’impianto mentre osservava la perdita. Ne starà sicuramente comprando un altro.
Così si opta per quello riservato al “pronto intervento”. Spento. Si, proprio spento.
L’unico che risponde, invece, è Renato Mezzetti dell’associazione “Lago di Bolsena vivo”. “Conosco la situazione – spiega – mi sono recato sul posto e a distanza di 24 ore non era cambiato nulla. Parallelamente anche sulla ‘stazione 9’ era presente la medesima perdita”.
Come è ridotto l’impianto? “Attediamo che il Cobalb si pronunci – chiude – ma, secondo noi, siamo al collasso. Sarà la decima volta che succede solo in quel punto”.
