20042024Headline:

Sarà un Sanremo da separati in casa

A febbraio, sul palco dell'Ariston, sia Alessio Bernabei che i suoi vecchi amici Dear Jack

Alessio Bernabei, forse dopo una mattinata da boscaiolo

Alessio Bernabei, forse dopo una mattinata da boscaiolo

Benvenuti alla fiera dell’italiano medio, signori. Benvenuti, ancora una volta, al Festival di Sanremo. Quella sagra degli orrori, immobile che manco la Trasversale Orte-Civitavecchia, che pure nel 2016 avrà due degni rappresentanti provenienti dalla Tuscia. Olé.
Ma, prima il contesto, poi il succo della faccenda.
A condurre le danze sarà nuovamente Carlo “Idris” Conti. Della serie: le disgrazie non capitano mai da sole. Venti invece i “big” in gara. E magari un giorno ci diranno pure perché li chiamano “big”, o peggio ancora “campioni”. Otto, infine, i “nuovi mostri”. Pardon, le “nuove proposte”. Sui papabili ospiti per ora non si sa nulla. Ma, come diceva quella: se tanto mi dà tanto…
Spulciamo quindi la lista. Fronte nostalgico (le mummie): Enrico Ruggeri, Stadio e Patty Pravo. Già visti nelle ultime feste paesane di Sipicciano e Vetriolo (senza offendere i due comuni).
I paraculi: Morgan e i Bluvertigo, un tempo uniti da affinità artistiche, oggi per saldare vecchi mutui. Elio e le storie tese, che almeno sanno suonare (pure se non pubblicano un album decente da prima dell’entrata dell’euro).
I soliti noti (ossia coloro i quali se non fanno Sanremo che gli facciamo fare?): Noemi, Arisa, Irene Fornaciari, Neffa, Zero assoluto (nomen omen), Dolcenera.
I figli di un “do” minore (sottoprodotti tivù e Amici o cugini di Maria): Rocco Hunt, Lorenzo Fragola, Annalisa, Clementino (che non è un agrume, non ha partecipato ai talent, ma un rapper fa fico avercelo), Valerio Scanu (che s’è ciucciato pure L’isola dei famosi e Tale e quale show), Francesca Michielin (non parente del gommista e neppure del sindaco di Viterbo).
I nuovi Jalisse (i tipi di “Fiumi di parole”, e mai più nulla): Debora Iurato e Giovanni Caccamo.
Siamo a diciotto unità. Ne mancano due. Vendibili al prezzo di una: da un lato Alessio Bernabei. Dall’altro i Dear Jack. Impastandoli escono i vecchi Dear Jack. I “Caro Giacomo”. Un po’ montefiasconesi, un po’ viterbesi, un po’ tarquiniesi.

I Dear Jack col nuovo cantante

I Dear Jack col nuovo cantante

Noti al grande pubblico e (più che altro) alla grande distribuzione dal lontano 2013. Quando proprio la De Filippi li consacrò nel suo diciamo-programma.
Durati assieme poco più di una “MS slim“, li ritroveremo a breve e da separati in casa su Mamma Rai. Dal 9 al 13 febbraio, per essere precisi. Il solista porterà il pezzo “Noi siamo infinito”, la band invece “Mezzo respiro”. Unendoli si ottiene l’inedito “Noi siamo finiti in mezzo respiro”.
Per dovere di cronaca, comunque, Viterbopost giura già oggi che seguirà con entusiasmo e tanto caffè tutta la trafila sanremese. Per chi invece non se la sentisse, sappiate che c’è ancora tempo per disdire l’abbonamento e portare antenna e televisione in discarica.
Buona visione. E, soprattutto, buon divertimento.

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