25042024Headline:

I Camilli sfidano il passato e il… futuro

Domenica al "Rocchi" di fronte Viterbese e Grosseto: è in palio la serie C

Piero Camilli con la sciarpa biancorossa del Grosseto

Piero Camilli con la sciarpa biancorossa del Grosseto

Sarà una partita infuocata, quella di domenica tra Viterbese e Grosseto, per molteplici motivi, ma sarà anche un po’ una partita bagnata. Il meteo, infatti, non promette nulla di buono, e per domenica prossima sul cielo sopra l“Enrico Rocchi’’ ha messo fulmini, saette e tanta pioggia. Coincidenza un po’ sfigata per la partita clou della stagione, quella da cui passeranno buona parte delle ambizioni delle contendenti: da un lato, la Viterbese capolista, la squadra della famiglia Camilli che ha lasciato Grosseto l’estate scorsa dopo quasi due decenni di grandi successi, intenzionata a riprendersi quella serie C abbandonata ormai da troppo tempo; dall’altra i biancorossi del Grifone, indietro di tre punti in classifica rispetto ai gialloblu, rinati con una nuova esperienza dopo l’abbandono dei Camilli e anche loro vogliosi di conquistare la Lega Pro passando dalla porta principale. Se non fosse per l’exploit della scheggia impazzita Rieti, che dà filo da torcere a entrambe, Grosseto e Viterbese sarebbero state le uniche vere protagoniste del campionato e la vittoria finale sarebbe stato unicamente appannaggio di una delle due. E invece no. La corsa è a tre.

Domenica, però, i riflettori saranno tutti puntati sulle due nobili decadute in scena al “Rocchi”, che si affronteranno in una sfida che, oltre a valere tre punti, almeno sotto il profilo emozionale, vale anche un’intera stagione. Innanzitutto perché di fatto vede opposte due creature, una passata e a una attuale, dei Camilli: va da sè che per il patron e i suoi ragazzi, ma anche per i grossetani, questa non potrà essere una partita come le altre. La posta in palio va ben oltre la posizione in classifica. Anche per il pubblico, poi, Viterbese-Grosseto rappresenta una sfida dal sapore antico e si preannuncia una di quelle partite in cui la presenza di tifosi sugli spalti, da entrambe le parti, farà la differenza. In prevendita sono stati inviati nel capoluogo toscano 475 biglietti per la gara del “Rocchi”, a ieri ne erano stati venduti già 300 a 10 euro l’uno, e altrettanti saranno disponibili al botteghino della Palazzina domenica. Una stima plausibile lascia prevedere la presenza di almeno 600 grossetani a Viterbo. Ma se gli ospiti arriveranno compatti, i supporters della Viterbese non si faranno trovare impreparati. In gioco c’è una posta troppo alta per non rispondere “presente” alla chiamata gialloblù, e i viterbesi lo sanno bene.

Sul manto erboso del “Rocchi”, dunque, non c’è da dubitare che i 22 scelti da mister Nofri (squalificato) e mister Orlandi venderanno cara la pelle. Ma la partita si giocherà certamente anche sugli spalti, a distanza, tra le due tifoserie, più o meno organizzate. Comunque vada, la sfida sarà avvincente. “E che vinca il migliore” dovrei dire ora sportivamente, ma siccome io sportiva non sono, dico chiaramente che con tutto il cuore spero che alla fine a spuntarla sia il Leone e non il Grifone.

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