28032024Headline:

Tutto (o quasi) quello che c’è da sapere

Cronaca, sport, eventi, musica e altro ancora...

CRONACA

Le previsioni meteo fino al 14 febbraio

Previsioni-MeteoE’ stata una settimana che alla fine ha fatto ben sperare in un cambiamento sostanziale del tempo dopo temperature anomale, siccità, assenza di precipitazioni, incendi di bosco nelle Alpi, ecc. L’alta pressione che ha negato l’inverno fino ad oggi finalmente è andata via, al suo posto si attendono perturbazioni atlantiche che finalmente, si spera, porteranno neve sui rilievi e pioggia sui campi assetati…

PREVISIONI dal 7 al 14 febbraio

Abbattute le ultime resistenze dell’alta pressione sud tropicale, un treno di perturbazioni atlantiche invaderà il Mediterraneo e di conseguenza l’Italia. Una saccatura di resistenza dell’alta pressione potrebbe resistere su parte della Sicilia occidentale e così limitare le rigeneratrici piogge. Finalmente neve sulle Alpi e piogge che, purtroppo potrebbero essere eccessive tra domani e mercoledì tra la Liguria, la Toscana e l’Emilia. Tre dovrebbero essere le perturbazioni che interesseranno gran parte dell’Italia da oggi a domenica prossima. Si temono nubifragi in Liguria, Toscana, Lazio e Campania.

Oggi Deciso cambiamento del tempo con cieli a tratti coperti e qualche precipitazione nevosa sul settore nord occidentale e centrale e al centro con qualche temporale lungo le coste tirreniche. Variabile ancora al sud, ma con tendenza all’aumento della nuvolosità con qualche precipitazione verso sera. Mari con moto ondoso in aumento soprattutto quelli Ligure e Tirreno. Temperature in leggera diminuzione sui valori massimi.

Domani Peggioramento del tempo sulle regioni centro settentrionali, con possibili forti precipitazioni soprattutto sulla Sardegna e sulle regioni centrali. Forti nevicate a partire da 700 metri sulle Alpi e sulla dorsale appenninica settentrionale. Nevicate anche sull’Appennino centro meridionale ma a partire da 1000 metri. Mari generalmente da poco mossi a mossi e agitati al largo. Temperature in calo quasi ovunque.

Mercoledì Passa veloce questa perturbazione atlantica, me ne segue un’altra. Nel frattempo ritornano cieli sereni o quasi  al centro e al sud. Vento forte proveniente dai quadranti settentrionali pulirà l’aria delle grandi città. I mari generalmente mossi, temperature stazionarie.

Giovedì Dopo un po’ di tregua un’altra perturbazione atlantica transiterà sull’Italia apportando nuovamente precipitazioni nevose sui rilievi. Piogge diffuse anche al Sud e su parte delle Sicilia Orientale, sereno variabile invece sulla Sicilia occidentale. Neve anche sull’Aspromonte e sull’Etna. Mari sempre mossi. Temperature in calo al nord, stazionarie altrove.

ATTENDIBILITA AL 70%

Venerdì Passata la seconda perturbazione, lasciando cieli a tratti sereni sul settore nord occidentale, all’orizzonte si appresta un altro fronte perturbato.  Intanto la coda dell’ultima perturbazione determinerà qualche nuova precipitazione nevosa sulle Alpi Orientali e piogge sull’Alto Adriatico. Nel tardo pomeriggio dovrebbero tornare le piogge sulle regioni tirreniche dalla Toscana fino alla Campania. Qualche temporale tra la Calabria e la Sicilia. Neve anche sull’Appennino a partire da 1000 metri. Variabile invece su gran parte della Sardegna meridionale. Temperature nella media stagionale.

Week end La terza perturbazione dovrebbe portare ancora maltempo su gran parte delle regioni soprattutto del versante Tirrenico. Variabile sereno invece sulla Sardegna meridionale e sulla Sicilia Occidentale. I mari generalmente mossi e le temperature al centro e al nord su valori stagionali, al sud leggermente superiori alla madia stagionale.

A Vulci 18 studenti australianivulci 3

L’antica città di Vulci non è solo un luogo dove visitare le bellezze archeologiche e naturalistiche ma anche un immenso patrimonio culturale per gli studenti universitari di tutto il mondo. Sono infatti al lavoro dal mese scorso 18 studenti e due docenti dell’Università del Quinzlad a Brisbane in Australia, che fino a fine febbraio apprenderanno la storia dell’antica città di Vulci. Gli studi, con la collaborazione l’associazione culturale “Progetto Archeologico Alberese” di Grosseto, prevedono di far conoscere le tecniche di scavo, di restauro e di disegno presso il laboratorio di Montalto di Castro, e le varie tipologie di ritrovamento dei reperti del parco naturalistico e archeologico di Vulci.

vulci 2E’ stata infatti occasione per gli studenti assistere all’ultima scoperta avvenuta nei giorni scorsi presso la biglietteria del parco, dove gli archeologi hanno rinvenuto una tomba risalente all’ottavo secolo a.C. che stava per essere violata. Gli studenti ogni mattina svolgono delle lezioni presso il laboratorio di restauro di Montalto di Castro, assistiti dal personale tecnico della Fondazione Vulci e dell’Accademia delle Belle Arti di Viterbo, imparando a prendere confidenza anche con le attrezzature dedicate al restauro dei reperti. “Continuare ad investire su scavi, restauro ed esposizioni – afferma il sindaco Sergio Caci – sta facendo scoprire  Vulci alle università di tutto il mondo, dagli Usa, all’Australia, passando per il Kazakistan. Una promozione che, oltre ad avere la presenza di studenti e studiosi durante l’anno, espone Vulci ad una vetrina internazionale”.

Comitato 10 Febbraio, presentato il libro “Magazzino 18. Le foto”

giorno del ricordoA Viterbo, nella splendida cornice del Gran Caffè Schenardi, presentazione del libro “Magazzino 18. Le foto”, scritto da Jan Bernas e Carla Isabella Cace. Entrambi giornalisti, il primo ha realizzato le fotografie, scattate nel magazzino del porto di Trieste, dove sono ancora ammassati gli oggetti che i profughi italiani dal confine orientale d’Italia portarono con sé e la seconda ha curato i testi delle loro testimonianze. Il giornalista e dirigente nazionale del Comitato 10 Febbraio, Silvano Olmi, ha riassunto le vicende storiche di quelle terre, da sempre italiane, ha ricordato il dramma delle foibe dove furono precipitati, spesso ancora vivi, migliaia di italiani. Inoltre, ha elencato i 14 martiri, nati a Viterbo e provincia, che subirono la morte nelle foibe o nei campi di sterminio jugoslavi. In particolare si è soffermato sull’ultimo censito in ordine di tempo, il carabiniere Giulio Mancini, originario di Civitella D’Agliano, che il 25 giugno 1945, a guerra abbondantemente finita, venne sequestrato da partigiani comunisti slavi, torturato tutta la notte, infine ucciso con un colpo di pistola alla nuca e il suo cadavere abbandonato alla periferia di Gorizia. Il presidente della sezione viterbese del Comitato 10 Febbraio, Maurizio Federici, ha ricordato l’italianità delle terre cedute dall’Italia alla Jugoslavia e ha elencato i nomi italiani di varie città, nomi spesso sconosciuti anche agli italiani di oggi, immemori delle vestigia e della millenaria storia che in quelle terre è stata scritta dai romani e poi dai veneziani e infine dagli italiani. Federici ha concluso il suo intervento auspicando che lo spettacolo “Magazzino 18”, dell’attore Simone Cristicchi, sia messo in scena al Teatro dell’Unione di Viterbo appena sarà nuovamente agibile. Particolarmente incisivo l’intervento di Carla Isabella Cace, esule di terza generazione, che ha raccontato l’emozione delle visita al Magazzino 18 di Trieste, che contiene gli oggetti di vita quotidiana di chi fu costretto a scappare. “Spero che diventi presto un museo – ha detto la giornalista – in quel magazzino pieno di ricordi sono morte le anime e i sogni di tanti nostri connazionali, costretti ad essere profughi in Patria per non rinnegare la loro italianità”. Al termine della manifestazione, il pubblico ha potuto ascoltare il saluto dell’altro autore del libro, Jan Bernas, in collegamento telefonico da Bruxelles. “Con le mie fotografie – ha detto il giornalista e fotografo – ho voluto rendere verità a questa storia, dare la percezione, a chi leggerà il libro, del dramma vissuto da queste persone. Quando sono entrato nel magazzino mi ha colpito l’enorme ammasso di sedie, oggetti di vita quotidiana più disparati, dalle fotografie ai quaderni degli scolari, dai semplici bottoni ai mobili di casa. Magazzino 18 è un monumento della nostra storia nazionale, da rendere al più presto visitabile al grande pubblico.”

Civitella Cesi dice no all’arrivo di profughi

blera 1Una petizione indirizzata al Prefetto di Viterbo per chiedere di intervenire in merito al possibile arrivo di 20 profughi nella frazione di Civitella Cesi. A lanciarla e sottoscriverla sono i cittadini del territorio di Blera. Oggi alle 21 è previsto invece il consiglio comunale straordinario, che per la prima volta nella storia del Comune di Blera si terrà direttamente a Civitella Cesi (ex scuole), durante il quale verrà sottoposto all’approvazione dell’aula un apposito documento riguardante la vicenda. “I sottoscritti cittadini di Civitella Cesi – si legge nella petizione – chiedono al Prefetto della Provincia di Viterbo di intervenire per impedire che in una piccola comunità di circa 200 persone effettivamente residenti venga aperto un centro per immigrati. Le scriviamo per manifestare la nostra fortissima preoccupazione, Civitella Cesi è una piccola frazione mal collegata ad ogni via di comunicazione, infatti abbiamo un’unica strada che ci collega al paese principale che dista da noi ben 8 km. Non siamo serviti dal servizio Cotral e l’unico collegamento pubblico è rappresentato da un mezzo dei servizi urbani di pochi posti che fa soltanto due corse al giorno, appena sufficienti per i nostri studenti e pendolari. I cellulari difficilmente trovano la linea e le comunicazioni via internet sono difficoltose. La maggior parte della popolazione – proseguono gli abitanti di Blera – lavora fuori per cui ogni giorno la frazione si svuota e vi rimangono soltanto poche decine di donne, bambini e anziani. Disponiamo solamente di un piccolo bar e non esistono altri centri di aggregazione. A nostro avviso la situazione potrebbe diventare ingestibile. Infatti, non riusciamo a capire come sia possibile mantenere la sicurezza a Civitella Cesi visto che la stazione dei Carabinieri più vicina è a Blera e conta tre unità a fronte di un territorio molto vasto da controllare in più comuni”.blera 2

“Per di più – sottolinea invece il sindaco di Blera, Elena Tolomei – a Civitella Cesi non c’è un presidio medico che garantisca una risposta immediata alle emergenze sanitarie. Inoltre, intorno alla struttura individuata ci sono soltanto piccole attività familiari che a stento riescono a produrre un minimo di reddito”. “Per queste ragioni – concludono i sottoscrittori della petizione – ci opponiamo fortemente all’eventuale scelta di Civitella Cesi perché non crediamo che sia un posto ideale per avviare processi di integrazione o, a maggior ragione, un ‘parcheggio temporaneo’ per il transito di decine di immigrati in attesa di altra destinazione”.

Vignanello, entra nel vivo il baratto amministrativo

vignanello“Il baratto amministrativo entra nella sua fase operativa”. Così il sindaco Vincenzo Grasselli commenta l’avviso pubblico che il comune di Vignanello ha pubblicato lo scorso 2 febbraio. Entro il 31 marzo sarà possibile inoltrare domanda al comune, per la compensazione del pagamento dei tributi locali, in cambio di attività di interesse generale mirate al miglioramento della realtà locale. L’adesione al baratto amministrativo consente di ottenere compensazioni per i pagamenti dei tributi locali: Ici/Imu, Tasi, Tarsu/Tari. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, strade, piazze, ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. “Mi preme sottolineare – conclude Grasselli – che siamo uno dei primi comuni (addirittura a livello nazionale) ad attivare uno strumento volto all’aiuto di chi, per difficoltà economiche, non è purtroppo in grado di far fronte alle spese derivanti da tributi locali, ma può offrire i propri servizi rendendosi utile all’intera comunità”.

Canepina, il sindaco Moneta: “Nessuna anomalia sulle cartelle Ici”aldo moneta

In merito all’invio da parte della società Sap delle cartelle per la riscossione dell’Ici 2010 dovuta al Comune di Canepina, interviene con una nota l’amministrazione comunale: “Contrariamente a quanto riferito dalla minoranza, non c’è stata nessuna anomalia e nessuna superficialità ma solo rispetto della legge e dei regolamenti. La Sap ha provveduto ad inviare, lo scorso mese di dicembre, delle lettere con la richiesta di riscossione di quanto dovuto. Potendo prevedere qualche errore negli invii, l’Amministrazione ha fatto preventivamente attivare tutti i giovedì mattina uno sportello Sap all’interno del Comune per effettuare le dovute verifiche in merito ad ogni singola cartella e procedere all’eventuale annullamento. L’avviso è stato indicato nelle cartelle stesse ed è stato pubblicato sul sito del Comune lo scorso 4 gennaio (tuttora è visibile in homepage). Stupisce che una forza politica come quella a cui appartiene la minoranza che fa del web un suo cavallo di battaglia non lo abbia notato, segno evidente che l’azione della stessa è tesa unicamente a creare disinformazione con attacchi sterili che nulla hanno di costruttivo. Peraltro, nell’opera di verifica, il personale dell’ufficio tributi è stato a disposizione della cittadinanza ogni giorno dal lunedì al sabato affiancando la Sap così come del resto tutti gli amministratori che hanno fornito chiarimenti a chiunque avesse dubbi al riguardo”. “Preme rilevare poi – aggiunge il sindaco Aldo Maria Moneta (nella foto) – che la minoranza non può prendersi il merito di aver fatto annullare alcuni accertamenti errati per il semplice fatto che tale possibilità è scritta nero su bianco nel regolamento. E’ previsto, in linea peraltro con l’ordinamento generale, che la stessa somma per il medesimo tributo non possa essere versata due volte e che, in tali casi, si abbia diritto al rimborso. Pagare ovviamente non piace a nessuno ma il Comune ha il dovere di riscuotere le somme dovute da chi non ha ottemperato anche a tutela di quei cittadini che il loro dovere lo hanno compiuto. Da ultimo: le cartelle sono state inviate qualche giorno prima dal termine della prescrizione perché l’Amministrazione, dando a tutti il tempo massimo per normalizzare una irregolarità, non può lasciar prescrivere i propri crediti. Questo non lo dice questa maggioranza ma la legge. Mi sarei aspettato una giusta levata di scudi nel caso contrario , se cioè non avessimo ottemperato ai nostri doveri. C’è stata invece perché abbiamo agito a tutela del Comune, nel rispetto pedissequo delle leggi: per questo rimango davvero perplesso.

Soriano nel Cimino, incontro sulle Giornate del Ricordo e della Memoria

Fabio_MenicacciOrganizzato dall’amministrazione comunale di Soriano nel Cimino e presieduto dal sindaco Fabio Menicacci (nella foto) e dall’assessore alla cultura Alessandro Troili, si è svolto un incontro con gli studenti  della Scuola media inferiore dell’Istituto Comprensivo “Ernesto Monaci” dal titolo “Meditate che questo è stato” (citazione dalla poesia di Primo Levi, che fa da introduzione al celeberrimo libro “Se questo è un uomo”). L’incontro è stato incentrato su temi legati alla Giornata della Memoria (27 gennaio) e al Giorno del Ricordo (10 febbraio), due eventi che, pur profondamente diversi, hanno inciso nelle coscienze in modo indelebile.  Ciò che accomuna Shoah e Foibe è la non accettazione del diverso, dello straniero. La relatrice, Maria Assunta Massini Tarsetti, dopo aver sottolineato le profonde differenze tra le due tragedie, ha fornito ai presenti delle chiavi di lettura dello sterminio nazista e delle stragi degli italiani infoibati, al fine di permettere ai giovani studenti di conoscere le peculiarità dell’una e dell’altra tragedia. Momenti particolarmente intensi sono stati quelli dedicati alla lettura di un frammento della Lettera alla madre, scritta da Monika Dombke nel 1943 da Birkenau e di un brano tratto dall’opera di Anna Maria Mori “Bora”, in cui l’autrice parla di come una giovane ragazza istriana visse prima la guerra ed i bombardamenti e poi il rientro in Italia da esule. I ragazzi presenti hanno seguito la relazione con grande attenzione ed in alcuni momenti hanno persino manifestato commozione.

EVENTI

Quattro matrimoni in Italia fa tappa a Soriano nel Ciminomatrimoni soriano 4

Abiti vaporosi e scintillanti. Organza, tulle e tanti fiori. Lo scenario sembra idilliaco ma, cosa accade veramente quando quattro spose agguerritissime decidono di sfidarsi scegliendo come campo di battaglia il giorno più bello della loro vita? FoxLife (canale 114 di Sky), ogni lunedì alle 22:05, propone in esclusiva la terza stagione di Quattro matrimoni in Italia, la nuova produzione di Magnolia per Fox International Channels Italy, versione nostrana del celebre format internazionale Four Weddings. Dopo il successo di ascolti delle precedenti stagioni, tornano le sfide a colpi di banchetti, location e abiti scintillanti per incoronare il matrimonio più bello e aggiudicarsi una luna di miele da favola.

matrimoni soriano 5I protagonisti dell’episodio in onda oggi sono Sabrina e Ciro, una coppia che ha scelto di celebrare il proprio matrimonio in una location immersa nel verde, nel cuore dei monti Cimini, presso Soriano nel Cimino. Il ricevimento sarà animato da alcuni speciali protagonisti, tra cui ballerini di tango, un sosia di Renato Zero, gufi, civette e falchi del bio resort. In ogni episodio di Quattro matrimoni in Italia quattro spose, che non si conoscono tra di loro, partecipano ciascuna al matrimonio delle altre, in qualità di giudici, accettando di competere sull’evento più importante della loro vita. Le spose dovranno commentare le scelte delle rivali e, soprattutto, dare un voto sulle quattro categorie principali oggetto della competizione: location, cibo, abito e evento in generale. La sposa che raccoglierà il punteggio più elevato alla fine della puntata vincerà un viaggio di nozze da favola.

 

All’Unitus convegno sull’agricoltura socialealessandra terrosi

Oggi, alle 15,30,presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università della Tuscia (complesso di Santa Maria in Gradi) convegno sul tema “Agricoltura e/è Sociale”. L’iniziativa prende spunto dalla recente entrata in vigore della legge 141/2015 recante “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”, concludendo un iter che ha richiesto diversi anni e più legislature e il cui completamento era fortemente atteso da tutti i soggetti impegnati in questo ambito. L’Università della Tuscia, con la Facoltà di Agraria prima e con il Dipartimento DAFNE poi, ha rappresentato un punto di riferimento regionale e nazionale su questa tematica e, partecipando alle audizioni parlamentari, ha contribuito al percorso legislativo e al testo che è stato approvato. Nel programma del convegno, dopo i saluti del prof. Alessandro Ruggieri rettore dell’Università della Tuscia,  sono previsti gli autorevoli interventi di Andrea Olivero, vice ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, di Alessandra Terrosi (nella foto), membro della Commissione Agricoltura della Camera, di Carlo Hausmann e Rita Visini, rispettivamente assessore all’Agricoltura e assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio e di Giovan Domenico Bertolucci di Arsial. Obiettivo del convegno è di offrire un’occasione riflessione sulla novità legislativa e di discussione sui prossimi sviluppi che sia a livello normativo che nell’implementazione delle politiche agricole e sociali della programmazione 2014-2020, richiederanno un impegno attivo di tutti gli attori istituzionali, imprenditoriali, dei servizi, della società civile e del mondo della ricerca e della formazione. L’incontro sarà inoltre occasione per presentare Nuove Terre, il documentario sull’agricoltura sociale, di Francesca Comencini e Fabio Pellarin, finanziato dal Mipaaf e prodotto da Madcast, con la consulenza scientifica di IDEA 2020, spin-off dell’Università della Tuscia.

A Tarquinia incontro sulle prospettive turistiche

Un incontro sulle iniziative turistiche che l’Amministrazione comunale, in collaborazione con l’Infopoint, ha in cantiere per promuovere la “destinazione” Tarquinia e per coinvolgere gli operatori di settore. È quello che si tiene oggi, alle 15.30, nella sala consiliare del palazzo comunale. Tra le novità la revisione del sito www.tarquiniaturismo.it e della la pagina facebook e l’apertura di profili su twitter e instagrams. Al riguardo saranno organizzati eventi rivolti a “instagramers” e “blogger” su Tarquinia e lezioni per gli operatori che vorranno approfondire le loro conoscenze sul mondo dei social network, del web e dei dispositivi mobili. Sarà inoltre presentato un nuovo progetto che mette Tarquinia al centro di una mappa, con le principali attrattive turistiche raggiungibili in breve tempo.

MUSICA 

Importante accordo tra Accademia Tarquinia Musica e il Centro di Mogol

MogolL’Accademia Tarquinia Musica incontra il CET, il Centro Europeo di Toscolano, eccellenza della musica pop italiana fondata da Mogol (nella foto). La presidente dell’Istituzione musicale della città etrusca, Roberta Ranucci, e il presidente del CET, Mogol, hanno firmato la convenzione per attivare una collaborazione didattica. È la prima volta che il CET sigla un accordo con un’accademia classica strumentale. Ad avvicinare le due realtà è stato Giuseppe Gugliuzza, avvocato del Foro Romano e membro del consiglio direttivo dell’Accademia Tarquinia Musica. L’avvocato Gugliuzza ha voluto creare per i giovani di Tarquinia e del territorio limitrofo un’ulteriore opportunità, che rappresenta un valore aggiunto alla finalità formativa dell’Istituzione tarquiniese. Gli allievi dell’Accademia, che vorranno qualificarsi anche come professionisti della musica popolare, avranno la possibilità di frequentare i corsi ad Avigliano Umbro, dove ha sede il CET; mentre, quelli iscritti al CET, che hanno necessità di potenziare le competenze tecnico-strumentali, potranno seguire le lezioni tenute dai docenti di conservatorio dell’Istituzione tarquiniese.

Accademia Tarquinia Musica

“Per l’Accademia è un’opportunità unica collaborare con la scuola di Mogol – dichiara la presidente Ranucci – un’eccellenza riconosciuta come Centro di Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, perché si apre alla musica pop espressa ai suoi massimi livelli, pur mantenendo ben saldo il fine dell’Istituzione che è quello di formare giovani musicisti per il conservatorio. Questo accordo riconosce e conferma la qualità e la validità dell’esperienza didattica dell’Accademia Tarquinia Musica. Per i nostri ragazzi è un’occasione irripetibile per entrare in contatto con un luogo che in Italia ha pochi eguali, dove si respira musica e si è seguiti con docenti (cantautori, compositori) di assoluto valore e artisti che hanno fatto la storia”. Esprime soddisfazione il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola: “È un grande riconoscimento per l’Accademia Tarquinia Musica, che in pochi anni si è affermata come apprezzata Istituzione culturale per la nostra città. Mogol rappresenta una colonna della musica italiana, sia per il suo sodalizio con Lucio Battisti sia per aver collaborato con altri artisti di livello assoluto”.

SPORT

Al campo scuola corso sull’uso del defibrillatore

defibrillatoreNove dirigenti e allenatori dell’atletica viterbese hanno seguito presso il Campo Scuola il corso per l’uso del defibrillatore. Il corso, diretto da Riccardo Arseni coordinatore per la formazione della Croce Rossa della provincia di Viterbo, ha consentito ai partecipanti di esercitarsi per tutta la mattinata nell’uso del defibrillatore, al fine di tutelare la sicurezza di tutti gli utenti del campo. Il corso si è potuto realizzare grazie ai buoni uffici di Pierluigi Tasciotti, presidente provinciale della Federazione italiana medici sportivi, e  al fattivo interessamento del presidente del Rotary Club Viterbo Lorenzo Grani che, oltre ad organizzare il corso stesso, donerà al Campo Scuola il preziosissimo defibrillatore, condizione indispensabile per poter assicurare la sicurezza agli utenti, e requisito necessario per mantenere l’apertura del campo in considerazione delle ultime disposizione legislative che hanno stabilito l’obbligo per tutti gli impianti sportivi di avere un defibrillatore. Lo stesso presidente del Rotary Club Lorenzo Grani, nel salutare i partecipanti, ha voluto sottolineare l’importanza di questi momenti formativi per la sicurezza di tutti, ma anche l’aspetto significativo dell’iniziativa come momento di supporto verso gli altri; inoltre, Grani ha ricordato che il Rotary Club Viterbo continuerà in questo suo progetto di solidarietà donando, nei prossimi mesi, un defibrillatore anche ad altre realtà sportive del viterbese. Il direttore del corso Riccardo Arseni ha sottolineato l’importanza della formazione dei cittadini e della diffusione del defibrillatore in quanto nelle realtà del nord Europa in particolare nella Danimarca, la diffusione capillare  della rianimazione e dell’uso del defibrillatore consente di salvare circa il 50% delle persone colpite mentre in Italia siamo ancora molto lontani da questa risultato.

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