18042024Headline:

”Una legge figlia dei post comunisti”

Roberto Bennati contrario ddl Cirinnà: "'Mercifica la donna. Sì al voto segreto''

Roberto Bennati, vice presidente del Movimento per la vita

Roberto Bennati, vice presidente del Movimento per la vita

”Che paura fanno due persone che si amano?”. Se lo chiede parte dell’opinione pubblica da tempo, e se lo è chiesto pubblicamente nei giorni scorsi anche il premier Matteo Renzi, riferendosi a due persone dello stesso sesso, nel botta e risposta col presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, sulla discussione in merito al Ddl Cirinnà, che a breve approderà all’esame del Senato. Insieme allo strascico di polemiche che si porta dietro sin dal momento in cui è stato concepito.

Dal giorno del Family Day ad oggi, dunque, mano a mano che ci si avvicina alla votazione sul discusso documento, lo scontro tra i favorevoli e i contrari si è fortemente accentuato, tanto che sul fronte dell’area cattolica sono scesi in campo anche lo stesso papa Francesco, oltre al presidente della Conferenza episcopale italiana. Il braccio di ferro continua, con da una parte il preisdente Renzi, il Pd e la maggioranza parlamentare che intendono andare avanti senza modificare il decreto e con il voto palese, mentre dall’altra la Cei, il centrodestra e una parte di forze rappresentate in Parlamento chiedono il voto segreto per lasciare libertà di coscienza ai senatori su un tema etico di tale spessore.

”Il problema vero è che il ddl Cirinnà è una legge fatta male – interviene Roberto Bennati, ex consigliere comunale di Viterbo, cattolico di centrodestra, ideatore della Consulta comunale del volontariato e, soprattutto, vice presidente nazionale del Movimento per la vita – che risponde solo alla volontà di dare una forma più organica a disposizioni normative che già esistono. Parlo del riconoscimento di alcuni diritti per le coppie di fatto, come l’assistenza in ospedale al partner o la possibilità di rimanere nella stessa casa affittata insieme per uno dei due componenti della coppia. Per quanto riguarda le questioni ereditarie, poi, tolta la parte che spetta agli eredi legittimi, esiste già una tutela per le coppie di fatto”. Per Bennati si tratta di ”un errore voluto, mirato ad equiparare il matrimonio di persone dello stesso sesso a quello tra persone di sesso diverso. Questo non è un problema cattolico o ideologico, è una questione di natura. E la natura non la si può stravolgere. Posso aggiungere un’altra cosa?”.

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