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La famiglia secondo papa Francesco

"Sia luogo di condivisione e convivialità". Le nuove norme sui matrimoni da annullare

A Jubilate incontro su famiglia e matrimonio secondo papa Francesco

A Jubilate incontro su famiglia e matrimonio secondo papa Francesco

La famiglia secondo papa Francesco. Che cosa è cambiato nell’approccio dell’attuale pontefice ad un tematica così vasta e complessa? “Nulla” risponde convinto monsignor Pietro Amenta, prelato Uditore del Tribunale Apostolico della Rota Romana. E allora come mai Jubilate sente la necessità di dedicare un incontro proprio al nucleo fondante della società (sia ieri che oggi)? “Perché – continua monsignor Amenta, uno che nella vita fa il giudice ecclesiastico e si occupa ogni giorno di matrimonio e di famiglia – è cambiata la scelta del Pontefice che ha deciso di mettere da parte gli aspetti teologici e dottorali per soffermarsi principalmente sugli aspetti esistenziali”. Al suo fianco annuisce Jorge Ernesto Villa Avila, avvocato del Tribunale Apostolico della Rota Romana e dello Stato della Città del Vaticano: uno spagnolo che vive e lavora in Italia e che rappresenta l’alter ego, l’altra faccia della medaglia. Da una parte un giudice, dall’altra un avvocato, ma non c’è contrasto e neppure diversità di opinione: entrambi puntano decisamente sull’umanità di Bergoglio che sceglie di stare sempre dalla parte dell’uomo (o della donna), del peccatore, perché la Chiesa non deve condannare e punire, ma deve sempre accogliere e perdonare. Anche chi ha sbagliato. E’ forse casuale la decisione di proclamare un Giubileo straordinario dedicato appunto alla Misericordia? Sicuramente no.

Monsignor Pietro Amenta e l'avvocato Jorge Ernesto Villa Avila

Monsignor Pietro Amenta e l’avvocato Jorge Ernesto Villa Avila

L’excursus di monsignor Amenta è lungo e articolato. “La catechesi di papa Francesco sulla famiglia – commenta – meriterebbe ore di commenti perché il tema gli interessa particolarmente. Basti pensare che ha dedicato due sinodi mondiali alla questione, uno nel 2014 e l’altro ad ottobre dello scorso anno. I mezzi di comunicazione, o almeno una parte di essi, hanno riferito in maniera distorta ciò che è accaduto, talvolta anche banalizzando le questioni. Peraltro l’Esortazione apostolica finale del papa non è stata ancora pubblicata e quindi non possiamo sapere che cosa pensa realmente il pontefice. Possiamo però rifarci alla Relazione finale che racchiude tutte le posizioni espresse dai padri sinodali”. In estrema sintesi, sono tre i temi sui quali i vescovi puntano particolarmente l’attenzione: la Chiesa sia in ascolto della famiglia; la famiglia nel piano di Dio; la missione della famiglia. Che, detti così, sembrano piuttosto facili da affrontare: in realtà, analizzano tutte le sfaccettature, anche le più spigolose. Dalla comunione ai divorziati alle unioni civili, dalla genitorialità all’educazione e alla formazione dei figli. “Il papa – aggiunge don Pietro – è molto rigido e deciso quando definisce la famiglia il luogo della convivialità, della condivisione, della tolleranza, del perdono. E per convivialità non intende solo il mangiare insieme, ma il momento di esaltazione dei rapporti: quello in cui si condividono le gioie e i dolori, le sconfitte e le vittorie, le ferite nascoste… Se la famiglia non è questo, allora diventa un pensionato o un bed&breakfast”. Il denominatore comune di oggi è la generale fragilità dell’ambito familiare. “E questo è anche una conseguenza del fatto che l’uomo, come diceva Marcuse nel secolo scorso, è diventato ad una dimensione: quella economica. Se si pensa solo all’interesse e non se ne coltivano altri (sociali, culturali), allora la struttura familiare è la prima a soffrirne”.

L'intervento dell'avvocato Villa Avila

L’intervento dell’avvocato Villa Avila

“Si spendono poche energie – scandisce monsignor Amenta – nel compito educativo, che invece richiede impegno e coraggio. ‘Di mio figlio sono un amico’: non è accettabile ascoltare espressioni del genere da parte dei genitori. Perché allora vien da chiedersi: se la mamma e il papà sono amici, allora chi fa il padre e la madre? E poi si tende continuamente a concedere ai figli tutto quello noi non abbiamo avuto, ma forse loro si aspettano da noi di ricevere (prima che il motorino o lo smartphone) quello che noi abbiamo avuto. E ancora bisogna abituarsi a dire qualche no, altrimenti siamo solo genitori foraggiatori, pronti sempre a mettere mano al portafoglio”. Infine critiche pesanti su argomenti d’attualità: “Vogliono far passare le unioni civili per conquiste di civiltà. Mi permetto di avere molti dubbi. E l’utero in affitto? E’ degradante per le donne: una forma di schiavitù aberrante. Ma chi lo ha detto che il progresso tecnologico coincide con quello morale? Vedo molte perversità in certi ragionamenti sull’equiparazione giuridica e simbolica di ogni tipo di relazione affettiva”. “Papa Francesco – conclude monsignor Pietro Amenta – vuole rafforzare il ruolo della famiglia nella società moderna: un ruolo pluridimensionale nel quale si formano i giovani attraverso l’esempio e l’educazione”.

Tocca all’avvocato Villa Avila affrontare gli aspetti giuridici del matrimonio. “So già – confessa candidamente – che le mie parole saranno molto più noiose”. E invece il legale della Rota Romana spiega con semplicità quali sono le principali novità introdotte dal nuovo codice matrimoniale canonico. “L’obiettivo – sottolinea – è di mettere fine ai cosiddetti ‘matrimoni usa e getta’. L’obiettivo principale è la centralità della persona, far sentire a tutti la presenza di Dio. Anche a coloro che, per vari motivi, chiedono di annullare il legame matrimoniale”. Due sono le linee sulle quali si muove il nuovo diritto canonico: una giuridica e una pastorale. “Da un lato – spiega l’avvocato Villa Avila – si restringono i tempi del processo: prima ci volevano due sentenze conformi, adesso ne basta una sola per sancire la nullità. Ma questo non significa annullamento facile perché papa Bergoglio ha introdotto alcuni passaggi iniziali affidati ai vescovi che avranno il compito di condurre indagini preliminari e al di fuori del processo. Saranno cioè loro ad istruire la pratica, attraverso un percorso che verifichi la reale rispondenza alla richiesta di nullità. L’obiettivo è di mettere fine a tutti quei matrimoni ‘non veri’ (e per favorire questo si azzerano le spese). Papa Francesco dunque protegge l’indissolubilità del vincolo, anche attraverso un annullamento più rapido dei matrimoni non validi”.

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