Sfiducia a Barelli, le minoranze presentano una mozione con cui chiedono al sindaco Michelini la revoca delle deleghe all’assessore. Tecnicamente non si tratta di una mozione di sfiducia, perché il Testo Unico degli Enti Locali e il regolamento comunale non prevedono che il consiglio possa avere ingerenza in quella che è riconosciuta a tutti i livelli come prerogativa del primo cittadino.
Di fatto quella consegnata da Luigi Buzzi ieri mattina, con in calce tredici le firme delle opposizioni, è una mozione che se dovesse essere approvata a maggioranza dal consiglio comunale avrebbe lo stesso valore di una raccomandazione rivolta a Michelini. Quest’ultimo sarebbe quindi nella condizione di fare ciò che ritiene più opportuno, senza alcun vincolo concreto. La mozione di sfiducia a Barelli quindi, almeno nel suo senso più proprio, non esiste. Il documento protocollato ieri mattina a Palazzo dei Priori altro non è che un’azione di sfiducia politica mossa verso un’assessore dai consiglieri di minoranza.