25042024Headline:

“Medici precari, subito la stabilizzazione”

Antonella Ambrosini e Stefano Innocenzi chiedono interventi urgenti a Regione e Asl

Antonella Ambrosini, segretaria della Fp Cgil

Antonella Ambrosini, segretaria della Fp Cgil

Dal responsabile territoriale Medici FP CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo Stefano Innocenzi (medico precario) e dalla segretaria responsabile territoriale FP CGIL Civitavecchia  Roma Nord Viterbo Antonella Ambrosini riceviamo e pubblichiamo: 

“E’ ora di iniziare concretamente quel processo di stabilizzazione del personale precario che da anni garantisce l’assistenza e la cura di tutti i cittadini. E’ ora di tutelare e di ridare dignità professionale a tutti quei professionisti  che da anni lavorano con “contratti capestro”, finti liberi professionisti in realtà soggetti ad una schiavitù contrattuale che se da una parte prevede tutti gli obblighi del dipendente dall’altra non riconosce loro alcun diritto. E’ ora di smettere di prendere in giro cittadini e operatori con promesse di poche assunzioni  a macchia di leopardo quando mancano nei nostri ospedali centinaia di professionisti. E’ ora di dare di più…

Chiediamo quindi di assumere subito a tempo indeterminato tutti gli operatori sanitari precari che già hanno affrontato una procedura concorsuale a livello nazionale e sono risultati idonei. Di indire immediatamente, a livello locale, procedure concorsuali riservate al personale precario per evitare che i nostri professionisti, formati nei nostri ospedali, siano costretti ad emigrare altrove. Di indire concorsi, sempre a livello locale a cui possano partecipare tutti quei professionisti che non rientrano nelle procedure riservate ma che debbono vedere valorizzato il lavoro prestato nei nostri ospedali. Di convertire tutti i contratti co.co.pro in quello che realmente sono contratti di dipendenza a tempo determinato onde ritornare ad uno stato di legittimità contrattuale ed evitare di dover  spendere soldi pubblici in scontati risarcimenti.

Se riusciremo in questa che sembra essere una impresa titanica, potremo dire di essere un paese più civile, di essere un paese in cui esiste il diritto di lavorare senza essere sfruttati, di essere un paese che tutela il diritto alla salute dei propri cittadini. Perché deve essere chiaro per tutti che questa non è solo la battaglia per tutelare i lavoratori che da anni garantiscono il funzionamento dei nostri ospedali, questa è la battaglia per non veder morire la nostra sanità pubblica che su questi lavoratori, medici e non medici si fonda”.

 

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