28032024Headline:

“Perché Berlusconi ora è vegetariano”

La fantastoria di quell'incontro che potrebbe aver convinto il Cavaliere

Un tipico pasto vegetariano

Un tipico pasto vegetariano

Su internet impazza la notizia che Silvio Berlusconi ha deciso di diventare vegetariano: “Basta far soffrire gli animali – ha detto- rinuncio alla carne”. Lo scrive Tommaso Labate sul Corriere della Sera: “Scegliere di diventare vegetariani vuol dire intraprendere un cammino; questo sentiero, Berlusconi, l’avrebbe imboccato nell’ultimo periodo. Lasciando finora dietro di sé qualche traccia…”

Non so se “la traccia” menzionata da Labate sia la stessa nostra (di cui vi parlerò di seguito) oppure se l’anziano ex presidente del Consiglio stia utilizzando la scelta vegetariana per una “rimonta” politica, considerando che in Italia vegani e vegetariani, secondo certe statistiche, sono arrivati alla bella percentuale del 12% (sicuramente più dei votanti di Forza Italia). Non lo so, può anche darsi che sia sincero, nel qual caso “mi consento” di assumermene qualche merito. E riporto di seguito la fantastoria di quando Berlusconi venne a trovarci a Calcata, nella sede del Circolo vegetariano, e rimase toccato dalla nostra buona fede e onestà.

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Ma leggete voi stessi quel che scrissi il 23 aprile del 2009:

“Un giorno che stavo io di guardia al Circolo, vedo giungere una carovana di auto blu con accompagnamento di motociclisti corazzati, ed ecco che mi si avvicina una figura conosciuta… Sì, è proprio lui, l’ho già visto sulle foto dei giornali (non alla televisione perché quella non ce l’ho), è il presidente, l’uomo più potente d’Italia (dopo il papa) il cavaliere Silvio Berlusconi in persona. Lo accolgo, come avrei fatto con chiunque altro e gli chiedo il motivo della sua inaspettata visita, e lui: “Siccome ho tanto sentito parlare di questo Circolo vegetariano ero curioso di conoscerne la realtà e siccome so che ve la passate male ho pensato di portarvi un regalo per sistemare i vostri problemi…”. Così dicendo il cavaliere apre una valigetta mostrandomi il suo contenuto in biglietti verdi: “Qui dentro ci sono 1 milione di denari per voi…”. Io non batto ciglio e penso ‘a caval donato non si guarda in bocca’ e lo ringrazio accettando il dono. Ma non posso fare a meno di scambiare alcuni convenevoli con lui e così gli chiedo: “Dopo questa donazione così generosa e sostanziosa spero che almeno le restino ancora denari sufficienti per lei..” – Oh… non si preoccupi.. – fa il cavaliere – ne ho ancora tantissimi, molti molti di più.. – Ed io di rimando: “Ma lei pensa che sarebbe felice se potesse averne altri?”. “Che domande – mi fa il cavaliere – certamente sarei molto contento di accrescere il mio patrimonio sempre più”. Sono rimasto un po’ lì a pensarci e poi mi son detto perché deprivarlo di questo piacere? Pare che il denaro sia la cosa più interessante per lui. Ed allora senza esitazione gli restituisco la valigetta con il milione dicendogli: “In tal caso, caro presidente, si riprenda quanto ci ha offerto, lei sicuramente ne ha più bisogno di noi…”.

Ed è così che siamo rimasti poveri in canna (ma almeno liberi…) e da allora il presidente cominciò a riflettere sul nostro messaggio etico ed oggi apprendiamo che è persino diventato vegetariano… Buon per lui.

Paolo D’Arpini 

Circolo Vegetariano VV.TT.

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