19042024Headline:

Roma Nord, una chiusura silenziosa

La Regione, proprietaria della tratta, che fa per per non smantellare il servizio?

 

Un convoglio della Roma Nord

Un convoglio della Roma Nord

Quando succede qualcosa sulla Ferrovia Roma Nord il capo espiatorio di tutto è sempre l’ATAC, il gestore della ferrovia ex concessa. Eppure come sanno alcuni pendolari bene informati, non è così. Anzi, per chi non ne è a conoscenza, ATAC possiede degli ingegneri e del personale altamente qualificati da fare invidia a tanti altri paesi. Basti pensare alle officine di Catalano ove sono capaci di ricostruire parti di un treno o un treno intero dal nulla. Chi si dedica alla stesura di un orario ferroviario, sicuramente è un genio della matematica poiché deve far coincidere incroci, tempi di percorrenza, esigenze di servizio e tante altre problematiche. Per non parlare poi del personale viaggiante: macchinisti e capitreno che ogni giorno compiono miracoli. Specialmente in inverno, quando arriva il buio della notte, il gelo sui binari, costoro domano i loro mostri di ferro con sicurezza ed abilità. ATAC, da come riportano alcuni viaggiatori, è in grosse difficoltà economiche, poiché la Regione Lazio non contribuisce a finanziare le spese di gestione della ferrovia, anzi qualcuno dice che quest’ultima preferisce sovvenzionare il trasporto su gomma, favorendo il COTRAL. Per questo motivo si riscontrano spesso, ritardi, soppressioni di corse, sostituzioni di treni con bus, ecc…

In questa maniera si perde clientela, che volente o nolente deve usufruire dei servizi del COTRAL. Difatti diminuiscono le corse dei treni ed aumentano i viaggiatori sui pullman. Studenti che utilizzano il treno per recarsi all’università di Viterbo, aggiungono che si preferisce finanziare il trasporto su gomma, poiché le gare di appalto per la manutenzione dei bus sono e saranno molto più numerose rispetto a quelle per manutenere la ferrovia.

Ma quali sono le cause visibili o percepibili di questa crisi pilotata?

La prima causa che fa perdere la fidelizzazione della clientela sono i rallentamenti che incidono sui tempi di percorrenza.  Dalla Fornacchia a Soriano al Cimino, come riferiscono alcuni utenti della ferrovia, i treni sono costretti a procedere a 30 Km/h, stessa cosa tra Vitorchiano e Soriano, idem nella tratta La Selva Vallerano. Addirittura, aggiunge un altro, esiste un punto tra Vallerano e La Selva ove i convogli procedono a 15 Km/h. Inoltre non vengono edificati nuovi passaggi a livello e spesso il macchinista è costretto a rallentare anche dove esistono passaggi interpoderali chiusi con sbarra e lucchetto dal proprietario.

Nonostante ciò, attualmente il treno da Civita Castellana a Viterbo impiega meno della corriera.

A Viterbo, nel piazzale della stazione, molti hanno notato che per evitare i continui deragliamenti sugli scambi i treni sono costretti a procedere a passo d’uomo. Ulteriori rallentamenti vengono segnalati nella tratta Fabrica – Faleri – Catalano. Ovviamente il proprietario della ferrovia è responsabile di quanto accade. I pendolari raccontano di un ponte la cui protezione laterale sta crollando nei pressi della Selva. Sassi di tufo che cadono in prossimità o in mezzo ai binari nei percorsi in trincea e non vengono rimossi. Poi esiste il discorso dei pali di sostegno della linea aerea. Un pendolare raccontava che sussistono le piazzole in cemento, e ancora non vengono edificate le nuove strutture di sostegno per la linea di contatto. Di contro raccontano che si sono spesi 350mila euro per l’edificazione di un muro, non indispensabile, alla stazione fuori servizio di Ponzano Romano. Un abitante di Vitorchiano raccontava che si è proceduto ad edificare un muro di cinta con relativa grata, sostituendo la vecchia recinzione originale del 1932, ancora in buono stato, mentre i bagni della stazione sono chiusi perché da anni non funzionanti.

Diminuiscono i viaggiatori della Roma - Civita Castellana - Viterbo

Diminuiscono i viaggiatori della Roma – Civita Castellana – Viterbo

Ma c’è anche dell’altro perché continuano a prenderci in giro. Con il nuovo orario del 7 marzo 2016 tutti i treni da Roma arrivano a Catalano, mentre chi proviene da Viterbo non può arrivare a Civita Castellana, poiché deve scendere a Catalano.

Ecco i treni che arrivano fino a Catalano:

treno 801 in partenza da Viterbo alle ore 4,40 con arrivo a Catalano alle ore 5,56

treno 803 in partenza da Viterbo alle ore 6,20 con arrivo a Catalano alle ore 7,29

treno 805 in partenza da Viterbo alle ore 7,24 con arrivo a Catalano alle ore 8,35

treno 807 in partenza da Viterbo alle ore 7,54 con arrivo a Catalano alle ore 9,02

treno 809 in partenza da Viterbo alle ore 9,03 con arrivo a Catalano alle ore 10,12

treno 811 in partenza da Viterbo alle ore 10,30 con arrivo a Catalano alle ore 11,36

treno 815 in partenza da Viterbo alle ore 13,50 con arrivo a Catalano alle ore 14,56

bus 1         in partenza da Viterbo alle ore 14,25 con arrivo a Catalano alle ore 15,55

treno 819 in partenza da Viterbo alle ore 16,48 con arrivo a Catalano alle ore 17,54

treno 823 in partenza da Viterbo alle ore 20,01 con arrivo a Catalano alle ore 21,04

 

Ciò vuol dire che chi proviene da Viterbo e deve arrivare a Civita Castellana, deve cambiare convoglio ed aspettare a Catalano:

treno 801 – quattro    minuti di attesa per il treno 607 in partenza da Catalano alle ore 6,00

treno 803 – undici       minuti di attesa per il treno 301 in partenza da Catalano alle ore 7,40

treno 805 – otto          minuti di attesa per il treno 615 in partenza da Catalano alle ore 8,43

treno 807 – trentuno  minuti di attesa per il treno 305 in partenza da Catalano alle ore 11,33

treno 809 – ventuno  minuti di attesa per il treno 305 in partenza da Catalano alle ore 10,33

treno 811 – due          minuti di attesa per il treno 307 in partenza da Catalano alle ore 11,38

treno 815 – otto         minuti di attesa per il treno 309 in partenza da Catalano alle ore 15,04

bus 1        –   zero         minuti di attesa per il treno 817 in partenza da Catalano alle ore 15,55

treno 819 – ventisei   minuti di attesa per il treno 311 in partenza da Catalano alle ore 18,20

treno 823 – un             minuto di attesa per il treno 617 in partenza da Catalano alle ore 21,05

Non ce la prendiamo con ATAC, ma sapete bene con chi. Ciò vuol dire apertamente alla gente: non prendete il treno, poiché intanto tra poco sopprimeremo la tratta Viterbo – Civita Castellana. Non possono giustificare che la chiusura del passaggio a livello di Civita blocca il traffico, rimane chiuso 2 minuti a treno, circa trenta minuti nella intera giornata. Intanto alcune corriere sono piene all’inverosimile, altre volte viaggiano semivuote, mentre i treni della Ferrovia Roma Nord hanno pochi utenti. Far viaggiare treni e corriere contemporaneamente è deleterio, è uno sperpero di denaro assurdo. Con le corriere: traffico, inquinamento e malattie polmonari aumentano a dismisura. Come dicono alcuni contadini che abitano lungo la ferrovia a Sant’Eutizio, si è proceduto in alcuni punti della ferrovia a sostituire in maniera impropria il filo di contatto, spendendo sicuramente cifre che si avvicinano al costo della catenaria.

 

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