29032024Headline:

Struttura residenziale protetta, si parte

Oggi il Distretto socio-sanitario Vt3 lancia il bando per la gestione

Alessandra Troncarelli, assessore comunale alle politiche sociali

Alessandra Troncarelli, assessore comunale alle politiche sociali

Si riunisce stamattina il Distretto socio-sanitario Vt3 (quello di cui fa parte il comune di Viterbo che, peraltro, ha anche il compito, in quanto capoluogo, di coordinarne l’attività) con all’ordine del giorno l’avvio della procedura per permettere di partecipare al bando per la gestione delle struttura residenziale protetta. “Chi vuole – spiega l’assessore ai servizi sociali Alessandra Troncarelli – potrà partecipare partecipando al bando. Mi riferisco ad enti, associazioni, cooperative: tutti coloro che hanno i requisiti e le potenzialità per occuparsi delle problematiche connesse. Che sono, come è facile immaginare, sia di ordine sociale che sanitario. Per questi ultimi aspetti, naturalmente, la competenza è della Asl. Con la quale peraltro stiamo collaborando da tempo e fattivamente per trovare le soluzioni migliori e più idonee”. “Si parla – aggiunge l’assessore Troncarelli – di pazienti che presentano patologie particolari e che quindi vanno gestiti con la massima cura e con totale competenza”.

Come è noto, il Distretto Vt3 ha già individuato nell’ex asilo di Monterazzano il sito dove far nascere eventualmente la struttura residenziale protetta. “Un sito – spiega Alessandra Troncarelli – che io stessa avevo chiuso nel settembre scorso perché il numero dei piccoli alunni scritti era così basso da non permettere la continuazione dell’attività didattica. Si tratta di un edificio perfettamente a norma e idoneo, dopo gli opportuni adeguamenti, per ospitare quella che sinteticamente si definisce una casa famiglia. Certo, andranno effettuati dei lavori: si pensi ai bagni, ad esempio, che sono stati realizzati in funzione dei bambini e che ora invece dovranno essere utilizzati da adulti. Ma, senza scendere troppo nello specifico, non mi pare che si tratti di lavori particolarmente complicati e neppure troppo onerosi. La scelta è caduta su quell’immobile perché è già disponibile e non occorre troppo tempo per rimetterlo in sesto in base alle nuove esigenze”.

Una struttura residenziale protetta

Una struttura residenziale protetta

La procedura per l’individuazione dei progetti (che possono essere presentati da tutti e cinque i distretti socio-sanitari della Tuscia) è partita in gennaio e adesso, dopo un’ulteriore proroga concessa dalla Regione, il termine di scadenza è stato spostato al 18 aprile. A quella data, chi ha la volontà e le caratteristiche per farlo, potrà candidarsi ad ospitare la struttura residenziale protetta. Il Vt3 lo ha già fatto: per ora, non si ha notizia che gli altri 4 distretti si muovano in questa direzione. Si vedrà nelle prossime settimane. Intanto, il tempo a disposizione non è tantissimo: la Regione ha infatti imposto scadenze molto ravvicinate e precise. In pratica, se saranno confermate le date, a settembre la struttura dovrà essere operativa a tutti gli effetti. Va ricordato infine che la Regione assicurerà il funzionamento della “casa famiglia” per un anno, dopo di che il distretto assegnatario dovrà reperire risorse per l’operatività completa, nell’ambito della programmazione annuale delle proprie attività.

Oggi, intanto, si darà il via ad un altro aspetto tutt’altro che secondario perché occorre personale qualificate che non può essere garantito dei comuni. “Noi conclude – l’assessore Troncarelli – stiamo lavorando con il massimo ma la valutazione finale dei progetti presentati spetta evidentemente ad altri”. Il Comitato d’ambito (che riunisce tutti e 5 i distretti) tornerà a riunirsi dopo il 18 aprile.

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