19042024Headline:

Dalla delusione di Viareggio alla…

Per la Viterbese c'è la concreta possibilità di tornare oggi in serie C

La Viterbese esulta dopo un gol

La Viterbese esulta dopo un gol

Io a Viareggio quel giorno c’ero. Quando il 25 maggio 2008 la Viterbese salutò la serie C, dopo 13 anni di permanenza tra i professionisti con alterne fortune e, soprattutto, dopo una stagione disgraziata finita con lo schianto versiliese ai play out: io, allo stadio dei Pini, c’ero. C’erano anche tanti altri viterbesi quel giorno, speranzosi ma nel proprio intimo ormai rassegnati all’ineluttabile esito della lotteria degli spareggi, in cui la Viterbese partiva fortemente svantaggiata. In tribuna, dove poco più in là erano seduti anche Marcello Lippi e Pierluigi Collina, tifosi del Viareggio, quel giorno ci lasciai un bel po’ di lacrime e anche la consapevolezza che quello che la Viterbese, e noi tifosi con lei, avevamo perso allo stadio dei Pini (la serie C) non lo avremmo ritrovato facilmente. Mai sensazione si rivelò tanto più azzeccata.

In realtà, a dirla tutta, il declino gialloblu era già cominciato da tempo, da molto prima di quel 25 maggio 2008. Dal sogno sfiorato della serie B a Crotone nel 2004 (c’ero anche lì), al successivo immediato fallimento della US Viterbese Calcio 90, con le peripezie del Lodo Petrucci, il purgatorio della C2 e tante tante altre vicissitudini. Nessuno però avrebbe mai potuto immaginare che colpo al cuore sarebbe stato vivere quotidianamente, e per lungo tempo, il calcio dei dilettanti dei giorni nostri. Dilettanti, allo sbaraglio, che per anni hanno anche affollato la stanza dei bottoni della Palazzina. Coi risultati che tutti conoscono.

Il patron della Viterbese Piero Camilli tra i tifosi allo stadio

Il patron della Viterbese Piero Camilli tra i tifosi allo stadio

Fino al 2013, anno dell’arrivo alla guida della Viterbese della famiglia Camilli, per i tifosi gialloblù non ci sono state altro che umiliazioni e frustrazioni. A regnare – anche nel meraviglioso anno di Max Farris e dei suoi straordinari ragazzi che a momenti fecero l’impresa – in quel lungo lasso di tempo da Viareggio fino all’avvento camilliano è stato sempre un pressante senso di impotenza. Di ineluttabile accettazione del proprio destino di squadra sfigata guidata da una società dimostratasi non all’altezza. Gli spalti vuoti, i risultati mediocri, la disaffezione: tutti frutti della consapevolezza di sapere che tanto la Viterbese non avrebbe avuto futuro, che in quelle precarie condizioni economiche e gestionali (al di là delle cazzate di facciata raccontate da questo e da quel personaggio) il ritorno in serie C sarebbe stato impossibile. In quella situazione, la Lega Pro appariva solo come un miraggio. Al punto da non nominarla neanche più, tanto la si avvertiva come lontana.

Federico Nofri, condottiero della Viterbese

Federico Nofri, condottiero della Viterbese

La sorte, però, non sempre è cinica e bara. E dopo tante stagioni a penare, oggi, 24 aprile 2016, a tre anni dall’ultimo inglorioso fallimento e dall’avvento nella Città dei Papi dei Camilli, finalmente per la Viterbese può essere il giorno di una nuova rinascita. Ai gialloblù di mister Nofri mancano solo tre punti per conquistare matematicamente il ritorno in serie C, e l’occasione di questo pomeriggio al “Rocchi” contro la bestia nera Cynthia Genzano è troppo ghiotta, troppo importante per pensare di lasciarsela sfuggire. Non sarà una partita facile per i gialloblù, al contrario: nonostante la distanza in classifica e la differenza abissale di valore tra le due contendenti, i padroni di casa nella loro cavalcata verso la Lega Pro non troveranno la strada spianata. Anche perché il Cynthia si deve ancora giocare la salvezza. Ma si tratta – si spera, e facciamo anche un bel paio di corna, che non guasta mai! – dell’ultimo ostacolo: tra la Viterbese e il suo ritorno in serie C, ma anche tra la delusione atavica dei tifosi e la ritrovata gioia, la distanza è dei soli 90′ di oggi pomeriggio al “Rocchi”. Al termine dei quali, il cielo potrebbe finalmente tornare ad essere davvero gialloblu sopra le nuvole.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da