La presentazione del registro degli operatori qualificati a prestare servizio alle persone
Servizi alla persona: si definiscono così coloro che prestano di assistenza nei confronti di ammalati, portatori di handicap, anziani. Una categoria professionale in continua espansione poiché i bisogni si ampliano ogni giorno di più e poiché, sempre più spesso, il pubblico non riesce a fornire risposte adeguate agli utenti – cittadini. E allora, ecco la necessità di regolamentare un settore in cui fioriscono corsi e diplomi e nei quali l’offerta è variegata e, talvolta, non soggetta a controlli. Nasce con questi intenti il Registro distrettuale degli operatori qualificati a prestare servizi di assistenza e cura alla persona. E’ un’iniziativa del Distretto socio-sanitario Vt3, del quale fanno parte Viterbo (comune capofila), Bassano in Teverina, Bomarzo, Canepina, Celleno, Orte, Soriano nel Cimino e Vitorchiano.
”Per la prima volta – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Troncarelli – si dà una risposta concreta a questa esigenza Sia di coloro che hanno bisogno di assistenza, sia di quelli che, dopo aver acquisito qualifiche socio-sanitarie, cercano lavoro. E ce ne sono tanti, non necessariamente giovani. In questa maniera. si ottengono una serie di risultati a mio avviso importanti: si offre alle famiglie un elenco di qualificati professionisti, si danno occasioni di lavoro a chi svolge questo tipo di attività e si crea un ponte tra domanda e offerta, controllato da organismi istituzionali”.
”Il registro raccoglie i nominativi degli operatori, i loro dati anagrafici, i titoli di studio, le esperienze passate, le loro preferenze – aggiunge Carmine Di Filippo, responsabile del Col, Centro orientamento lavoro, di Viterbo – Possono fare domanda d’iscrizione tutti quei professionisti residenti nel distretto Vt3, con cittadinanza italiana o in regola col permesso di soggiorno, né devono aver commessi reati contro la persona e la famiglia, inoltre debbono essere idonei a livelli psicofisici”. Le qualifiche professionali richieste riguardano le figure di assistente familiare, Ota, Osa, Adest, Oss, o in alternativa di essere in possesso di un titolo di studio estero equivalente e riconosciuto anche in Italia.
Gli amministratori del Distretto socio-sanitario Vt3
Entusiasti gli amministratori. Ivo Cialdea, sindaco di Bomarzo: “Iniziativa importante perché i nostri paesi hanno bisogno di figure simili”. Aldo Maria Moneta, primo cittadino di Canepina: “Una strada necessaria per sopperire a situazioni di situazioni di disagio”. Ilenia Proietti, vice sindaco di Celleno: “Nuove opportunità di occupazione anche per chi ha perso, magari a 50 anni, il lavoro”.
L’avviso, valido un mese, è già stato pubblicato sugli albi pretori delle rispettive amministrazioni coinvolte. Ma resterà sempre aperto tutto l’anno, in modo da essere aggiornato in base alle domande: l’iscrizione vale 12 mesi, poi deve essere rinnovata, in base alla riqualificazione professionale effettuata. Una commissione, composta da rappresentati di Col, Asl e dal dirigente dei servizi sociali, valuterà le richieste.
