25042024Headline:

Roccarespampani: ma cosa è cambiato?

Dalla Regione comunicati trionfalistici per l'affidamento al Comune di Monte Romano

Enrico Panunzi al microfono

Enrico Panunzi al microfono

Probabilmente siamo stupidi noi di Viterbopost. Anzi, lo siamo senza ombra di dubbio. Una domanda però ieri ce la siamo posta comunque. E oggi la riproponiamo al mondo: ma a Roccarespampani cosa è cambiato? Il primo che ce lo spiega vince un orsacchiotto.
E veniamo al dunque. Partendo da due trionfalistici comunicati stampa. Il primo è a firma di Enrico Panunzi, presidente della sesta commissione consiliare alla Regione Lazio. E dice, riassunto, più o meno così.
“La tenuta è stata concessa in gestione a canone agevolato al Comune di Monte Romano – apertura – è quanto prevede una delibera della Giunta regionale, appena approvata, che arriva a conclusione di un percorso lungo e virtuoso che ha dovuto affrontare diverse problematiche di ordine procedurale e normativo”.
E qui va aperta una piccola parentesi. Proprio a Roccarespampani diverse persone rischiavano di perdere lavoro. Quindi, per farla breve, è stata messa la classica pezza nel momento in cui l’acqua era arrivata alla gola.
Avanti. “Si tratta di un bene esteso per quasi 2700 ettari – ancora Panunzi – con una forte vocazione agricola, che ora passa nella piena disponibilità dei cittadini. Un esempio di valorizzazione del patrimonio che può essere replicato anche in situazioni analoghe, frutto di un lavoro di concertazione tra diversi enti”.

Riccardo Valentini, in preghiera

Riccardo Valentini, in preghiera

Seconda missiva: Riccardo Valentini. “Situazione risolta – spiega – Approvato dalla Giunta il contratto con cui la Regione affida in concessione al Comune di Monte Romano Roccarespampani. Più di 2.400 ettari di terreno, in un complesso di beni rustici, immobili e manufatti necessari per la conduzione agricola e per la salvaguardia e il benessere delle specie animali presenti”.
Perfetto. Torniamo quindi a dubbi di cui sopra.
Punto uno: cari signori della Regione, prendete una fettuccia e andate a misurare la tenuta. Trecento ettari di differenza non sono briciole.
Punto due: pure prima i dipendenti dipendevano da Monte Romano (o no?). Quindi, quale sarebbe l’enorme novità? Che scava scava si sono trovati due soldi per far continuare a galleggiare Roccarespampani? Tra l’altro, di dentro ci sta un castello dalla bellezza indiscussa: quando si comincerà a farlo fruttare?

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