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Terra di Tuscia ad un passo dalla salvezza

Un successo nel match interno contro Palermo chiuderebbe definitivamente i conti

Fabio Marcante, protagonista di una stagione super

Fabio Marcante, protagonista di una stagione super

Alla salvezza matematica manca soltanto un tassello, ma soprattutto in virtù del calendario delle ultime giornate per la Terra di Tuscia non ci dovrebbero essere più problemi: permanenza in serie B senza il prolungamento dei play out. In pratica, la Stella Azzurra vanta 4 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice, Maddaloni e in più vanta una migliore differenza canestri nei confronti diretti. Il che si traduce nel fatto che i campani dovrebbero vincere tutte e tre le restanti le gare, compresa quella proibitiva contro la capolista Eurobasket Roma che proprio domenica scorsa si è agevolmente imposta nel match contro i viterbesi, mostrando tutto il suo valore che è di categoria superiore. Insomma, a Maddaloni serve un miracolo che potrebbe anche non bastare se nell’ultima gara interna della stagione Viterbo dovesse battere Palermo. Un risultato non facile da cogliere, ma comunque nelle corde della truppa di coach Fanciullo che vorrebbe chiudere in bellezza il campionato regalando una soddisfazione alla pattuglia di aficionados che mai ha fatto mancare il proprio appoggio ai biancostellati.

Non è ancora il momento dei bilanci, dunque, ma certo una qualche riflessione si può cominciare a fare, analizzando quanto è successo e traendone insegnamenti per il futuro. Non c’è dubbio che il campionato di serie B sia oneroso dal punto di vista economico e valido sotto il profilo prettamente tecnico. Diversi club hanno investito somme considerevoli nell’allestimento di roster di primissima qualità: ne è un esempio più che calzante proprio Napoli che, alla fine, ha pagato proprio l’impossibilità di mantenere fede agli impegni (assai consistenti) presi ad inizio anno. Stipulare contratti pesanti e non essere in grado di onorarli è certamente una sconfitta sul piano sportivo, ma è anche un limite che non può essere impunemente valicato. E’ vero anche che tutti i club, almeno nel girone C, accusano (chi più, chi meno) difficoltà di natura economica. Anche di Palermo, per un certo periodo, si parlava in termini assai negativi con la possibilità anche in questo caso di non poter sostenere le spese programmate. Poi le cose si sono appianate, ma è evidente che pure nelle grandi città, la fatica è tanta per mantenere la struttura, tanto più se faraonica.

Un'immagine del match di domenica scorsa contro l'Eurobasket Roma

Un’immagine del match di domenica scorsa contro l’Eurobasket Roma

I problemi aumentano quando si opera in una realtà piccola come quella di Viterbo, per quanto il budget della Stella Azzurra sia notevolmente inferiore rispetto a quello di molte altre realtà del campionato. Ciò non toglie che gli sforzi e i sacrifici siano notevoli. E quindi il risultato ormai pressoché conquistato di conservare la categoria e senza nemmeno partecipare alla roulette dei play out acquista ancora maggior valore perché ottenuto con una squadra molto giovane (a parte Marcante, l’età media media è di poco superiore ai 22 anni) e senza spese pazze che avrebbero messo a repentaglio la sopravvivenza stessa del club. La serietà del progetto e di chi lo concretizza è fuori discussione, ma interrogarsi sul futuro più o meno prossimo è doveroso da parte di tutti. Intanto, vale la pena pensare per ora solo al parquet e al basket giocato: per le considerazioni, gli appronfondimenti e i ragionamenti ci sarà tempo e modo di parlare.

 

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