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Trenta candeline per San Pellegrino in fiore

Il 29 aprile si parte. Per festeggiare alla grande l'Ente ha previsto molte sorprese

La piazzetta più caratteristica di Viterbo

La piazzetta più caratteristica di Viterbo

Trenta candeline tonde tonde. E come festeggiarlo questo traguardo? Con un mazzo di fiori? Forse. Meglio con un quartiere sano, allora. San Pellegrino in fiore giunge alla sua trentesima edizione. Nella quale si preannunciano grandi festeggiamenti. Il prossimo 29 aprile si parte e si tira avanti fino al primo di maggio. Ancora una volta, da tradizione, il centro storico si trasformerà in uno strepitoso giardino.
“Un appuntamento ormai fisso – spiegano gli organizzatori dell’Ente autonomo – non solo per gli amanti di fiori e piante, ma per tutti coloro che vogliono riscoprire e vivere Viterbo in maniera gioiosa e inusuale”.
Non per niente gli allestimenti che abbelliranno vie, piazze e profferli saranno accompagnati da un ricchissimo programma. Un contorno sfizioso, turistico e godereccio, che è ancora in fase di definizione. Non mancheranno certo però iniziative a carattere artistico, culturale e folkloristico. Punti di forza di una rassegna ultra-collaudata.
Nel dì dell’apertura si attaccherà con figuranti, sbandieratori e musici del Comitato centro storico e dell’associazione culturale Pilastro. Nello scenario di piazza San Lorenzo tornerà invece la sfilata di moda “Fiori in passerella”. E poi mostre d’arte, presentazioni di libri e altre occasioni culturali e di svago. “Da segnalare quest’anno la presenza del gazebo informativo dell’Istituto regionale per la floricoltura di Sanremo – sempre loro – ente strumentale della Regione Liguria con sede nella capitale italiana dei fiori”.

Un particolare della scorsa edizione

Un particolare della scorsa edizione

Ma ancora: per l’intera durata dell’evento saranno aperte alcune tra le più belle chiese di Viterbo, tra cui quella barocca del Gonfalone (a cura dell’Arciconfraternita del Gonfalone – Madonna del Carmelo) e quella romanica di Santa Maria Nuova, che ospiterà anche un concerto. Sarà inoltre possibile visitare l’antica zecca viterbese in via Ottusa, la cantina tufacea medioevale in piazza Cappella, il polo monumentale del Colle del Duomo, la Viterbo sotterranea in piazza della Morte.
Tutto questo grazie alle mani esperte dell’Ente autonomo San Pellegrino in Fiore, con il patrocinio e il sostegno di Comune di Viterbo, Regione Lazio, Camera di commercio di Viterbo, Fondazione Carivit, Banca di Viterbo.
Per i curiosi, ulteriori dettagli sul sito internet e sulla pagina Facebook preposti.

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