All’Unitus conferenza sul tema “L’invenzione fascista della Romanità”
Oltre ai due obiettivi fondamentali della formazione e della ricerca, l’Università italiana persegue una terza, non meno rilevante missione: gli atenei del nostro Paese cooperano, infatti, a favorire l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego delle conoscenze, fornendo un contributo chiave allo sviluppo culturale ed economico della società. L’Università della Tuscia prosegue il suo impegno nell’ambito della terza missione e apre di nuovo le porte alla città con due incontri straordinari organizzati dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo (DISUCOM). Oggi il prof. Andrea Giardina (nella foto) terrà una lezione dal titolo: “L’invenzione fascista della Romanità”. A tale tema l’oratore ha dedicato numerose ricerche, tra cui il fortunato volume “Il mito di Roma. Da Carlo Magno a Mussolini”, scritto a quattro mani con A. Vauchez e apparso nel 2000 in Italia e Francia. Il 4 maggio sarà la volta del maestro De Simone, che parlerà del suo recente “Satyricon a Napoli ’44” (Einaudi 2014). La conferenza sarà l’occasione per ripercorrere le tappe salienti della straordinaria carriera artistica del musicista e intellettuale napoletano, tra le figure più rilevanti della cultura musicale europea. Entrambi gli incontri alle 11,30 presso l’aula magna del complesso di S. Maria in Gradi dell’Università della Tuscia . Le due lezioni saranno introdotte dagli interventi del rettore Alessandro Ruggieri, di Elina Filippone, direttrice del DISUCOM, e di Alessandro Pagliara, docente di Storia romana presso il Dipartimento.
L’impegno di Lions e Unitus per il lavoro
Oggi alle 16, presso l’Aula Magna “Scarascia Mugnozza” al complesso di S. Maria in Gradi,è in programma il convegno “Lavoro giovani: l’esigenza di un approccio proattivo; l’impegno delle istituzioni e della società sivile”, organizzato dall’Università della Tuscia, dal Lions Club e dall’Ordine dei dottori commercialisti. Il convegno intende mostrare in modo fattivo come proporsi sul mercato del lavoro al termine (ma non necessariamente) del periodo di formazione. Per raggiungere questo risultato, occorre auto iniziativa da parte dei diretti interessati ed un impegno pieno e concreto da parte delle istituzioni. Alcuni brevi contributi di testimoni privilegiati e alcuni brevi interventi istituzionali forniranno esemplificazioni al riguardo. Interverranno esperti del BIC Lazio, della Camera di Commercio, dell’ordine dei dottori commercialisti e dell’Università della Tuscia.
Ad Etruscans i piaceri della tavola
Gastriduloi (schiavi del ventre) e gaudenti, li considera Diodoro, mentre Posidonio di Apamea racconta che “presso gli Etruschi però due volte al giorno si apparecchiano mense sontuose, e tappeti variopinti e coppe argentee di ogni specie, ed è presente una folla di belli schiavi, adorni di vesti sontuose”. La visone tanto di Diodoro che di Posidonio, entrambi calati all’interno del I sec. a.C., relativa alle abitudini delle classi etrusche più agiate, oramai romanizzate, deriva sicuramente dalla rappresentazione antietrusca che i Greci coniarono, a partire almeno dal IV sec. a.C., non riuscendo a giustificare la diversità dei costumi che li divideva. Questa tradizione riconosceva agli Etruschi il ruolo di popolo dedito al lusso smodato e ai piaceri, compreso quello della tavola. A queste ed altre domande cercheranno di rispondere due ospiti d’eccezione: Mariagrazia Celuzza e Sergio Grasso. Già noti al pubblico viterbese, Mariagrazia Celuzza è la direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto e recentemente si è occupata dell’alimentazione al tempo degli etruschi e non solo; Sergio Grasso, antropologo alimentare e affermato giornalista e conduttore televisivo, ha appena dato alle stampe un libro dedicato alla cucina degli Etruschi.
ARTE
Continua la possibilità per artisti di esporre le proprie opere nella vetrina della biblioteca di Ronciglione. In aprile la protagonista è Maria Luisa Gianforte, autodidatta ronciglionese, che ha imparato da suo nonno, scultore e pittore. Ha partecipato a diverse esposizioni collettive a partire dal 1966; nel 1976 vince il Trofeo Nazionale d’Arte con l’opera “Gran Carnevale”. Nel 1981 partecipa alla collettiva presenziata dal critico e giornalista della rivista “La sponda” Corradini, dove ottiene un riconoscimento alla partecipazione. Nella vetrina si possono ammirare, per tutto il mese, due quadri: “L’estate” e “L’ulivo” entrambi realizzati con la tecnica olio su tela.
MUSICA
Gran successo a Tarquinia per la rassegna “Quartetto d’Archi”
Chiusura in bellezza per la rassegna “Quartetto d’Archi”. Con il Quartetto di Venezia, una delle più longeve e prestigiose formazioni cameristiche italiane, si è conclusa la quarta edizione della manifestazione organizzata dalla Fondazione Etruria Mater. Nella loggia di Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Nazionale Archeologico Tarquiniense, si sono esibiti anche il Quartetto Delfico, il Quartetto Foné e il Quartetto Indaco, con performance di altissima qualità. I concerti hanno registrato il tutto esaurito, con richieste di prenotazione in costante crescita. Grandissimo merito va dato al lavoro del direttore artistico, il maestro Leandro Piccioni.
ECONOMIA
On line il bando per le Apea viterbesi
Fondi comunitari per le aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea), online l’avviso pubblico sul sito di Palazzo dei Priori (http://www.comune.viterbo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7662). “Il Comune di Viterbo – spiega l’assessore all’urbanistica Raffaela Saraconi – ha avviato il progetto di rilancio e riqualificazione delle aree produttive “Poggino-Cassia e Ciprovit -Teverina”, per la loro trasformazione in Aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea). Tra gli obiettivi principali rientrano l’agevolazione dell’ecoinnovazione, il risparmio energetico, l’utilizzo delle fonti rinnovabili, l’uso efficiente delle risorse, nell’ottica della riduzione delle emissioni inquinanti (interventi sul ciclo dei rifiuti, sulla rete delle acque, sulle infrastrutture), ma anche lo sviluppo dei servizi avanzati, tramite l’utilizzo delle tecnologie digitali. Il tutto in piena coerenza con la Strategia Europa 2020″. “La Regione Lazio – spiega ancora l’assessore Saraconi, entrando nei dettagli dell’avviso pubblico – andrà a finanziare la riconversione delle aree produttive in Apea con il Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di sviluppo Regionale (POR-FESR) 2014-2020, fondi destinati a interventi di natura energetica, integrabili con ulteriori risorse regionali per altre tipologie di interventi ambientali”. “A questo proposito – sottolinea il sindaco Leonardo Michelini, da sempre a sostegno di questo progetto di valorizzazione delle aree produttive – è interesse dell’amministrazione concludere un accordo con tutte le imprese site nelle aree di riferimento. Un accordo finalizzato alla candidatura d’accesso ai Fondi Europei. Far parte dell’Apea per le realtà imprenditoriali, diventerà anche requisito preferenziale per partecipare ai prossimi finanziamenti stanziati nel tempo, sia indiretti (Regione Lazio) che diretti”. Le aziende che intendono partecipare al piano Apea sono invitate a darne comunicazione inviando il modulo di adesione e il questionario debitamente compilati all’indirizzo e-mail emiliocapoccioni@comune.viterbo.it entro il prossimo 26 aprile. Sul sito, oltre all’avviso pubblico, sono scaricabili le linee guida della Regione Lazio, il questionario da compilare e il modulo da utilizzare per la manifestazione di interesse (il materiale è scaricabile sia attraverso il link pubblicato in home page, sia nella sezione avvisi pubblici, settore urbanistica),
TEATRO
A Vasanello “Che tocca fa pe’ campà”
Le Sarapiche sono tornate. Da oggi a domenica al cinema-teatro Albertone di Vasanello sarà in scena “Che tocca fa pe’ campà” la nuova, esilarante commedia di Laura Pieri liberamente tratta da “Full Monty”, il film del 1997 del regista inglese Peter Cattaneo. La commedia, con la regia di Adolfo Benedetti, narra la storia di un gruppo di cinquantenni in serie difficoltà economiche a causa del fallimento dell’azienda in cui lavorano. Da un giorno all’altro si ritrovano disoccupati e così, per sbarcare il lunario e porre rimedio alle complicate situazioni famigliari, sono costretti a ricorrere a tutti gli espedienti immaginabili, compreso quello di esibirsi in uno spettacolo di spogliarello. Quest’anno per le Sarapiche sarà un anno importante perché compiono gli anni. Venticinque per l’esattezza. Un traguardo impensabile quando Giancarlo Tabacchi diede il via all’impresa ma poi, grazie all’impegno e alla tenacia di Laura Pieri, che è stata attrice della prima ora e poi, anche autrice di diverse commedie il risultato è stato raggiunto con facilità. Con la freschezza e l’entusiasmo del primo giorno.
SPORT
Alla Smam i Ludi sportivi militari
Con la cerimonia di chiusura, presieduta dal comandante della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare e dell’Aeroporto di Viterbo, Paolo Briancesco si sono conclusi i Ludi Sportivi 2015 della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto di Viterbo – 4° Trofeo Aviere Scelto Giulia Incisa della Rocchetta. Ai Ludi 2016, come nella tradizione della manifestazione, hanno partecipato le rappresentative dei tre corsi Allievi Marescialli dell’Aeronautica Militare presenti in sede: il 16° Corso Thunor, il 17° Corso Uriel ed il 18° Corso Normale.
La vittoria è andata sul filo di lana al 17° Corso Uriel che ha ottenuto lo stesso punteggio del 16° corso Thunor ma si è aggiudicato la competizione in virtù della migliore media ottenuta nelle gare individuali obbligatorie. A livello individuale il vincitore del premio per il migliore atleta nelle due specialità obbligatorie è stato l’Allievo Maresciallo del 18° Corso Normale Vincenzo Lembo, mentre tra le donne la vittoria ha arriso al M.llo di 3^classe del 16° Corso Thunor Federica Torrico. La cerimonia di chiusura è stata introdotta dal comandante dei Corsi, Leonardo Moroni, che nel ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione dell’evento si è soffermato sui valori dello sport quale coraggio, determinazione, senso di appartenenza, spirito di sacrificio, ricerca dei propri limiti; gli stessi valori che devono caratterizzare la figura e la vita del militare. Successivamente si sono tenute le premiazioni delle numerose competizioni previste dal programma, a squadre e singole.
In conclusione il discorso del colonnello Briancesco che ha ricordato come “in questi giorni ciascuno di voi ha gareggiato con passione dando il meglio di se per far prevalere i colori del proprio Corso, riconoscendo nel rivale del momento, un avversario forte, coraggioso, disciplinato e leale. Queste sono infatti le qualità che sono scese in campo insieme alle competenze tecniche. E questo dualismo di etica e competenza animata dalla passione è ciò che guida ogni appartenente all’Arma Azzurra anche nell’assolvimento dei compiti istituzionali. (…..) Tra qualche giorno anche l’ultimo corso in campo suggellerà con il giuramento solenne questo impegno per la vita. La differenza tra l’evento sportivo e le attività istituzionali è che nel primo l’importante è partecipare. Nelle attività operative questo non è sufficiente. E’ fondamentale raggiungere gli obiettivi assegnati. Si deve cioè vincere”.