19042024Headline:

Una Via della Seta tra Maremma e Cina

A Orbetello positivo incontro per l'imprenditoria tosco-laziale a caccia di nuovi mercati

Una fase dell'incontro che si è tenuto a Orbetello

Una fase dell’incontro che si è tenuto a Orbetello

Unire il mondo imprenditoriale per creare una sinergia utile al territorio, supportati dalle amministrazioni locali: è la strada tracciata dall’associazione Terre della Maremma che compie passi da gigante lungo la Via della Seta. L’annunciato incontro nella sala consiliare di Orbetello è stato un successo che è andato oltre le più rosee aspettative. Un risultato gratificante per il coordinatore Leandro Peroni che ha incassato ancora una volta il supporto dei sindaci, rappresentati dal Comune capofila e da altri primi cittadini presenti (tra questi Monte Argentario, Cellere, Tuscania, Scansano, Valentano, Tessennano e Capodimonte) delle due Camere di Commercio, Domenico Merlani per Viterbo e Riccardo Breda per Grosseto, e la stima, che ormai è trasformata in amicizia, di Zhang Gang, delegato generale per la promozione internazionale delle imprese cinesi e vice presidente dell’associazione Imprese di Cina in Italia. Proprio Gang, rendendosi conto dell’importanza, ha invitato alla riunione due importantissimi importatori cinesi, Jym Zheng e il collega Matteo, che hanno raggiunto Orbetello da Vicenza con il solo scopo di ascoltare l’imprenditoria maremmana. Cresciuti praticamente nel produttivo Nord Est italiano, da tempo sono il canale commerciale che si è sviluppato intorno alla piattaforma “Jimo”, replicabile anche nel territorio tosco-laziale.

“Aggiungiamo un altro importante tassello in questo viaggio che stiamo facendo da tempo – precisa Monica Paffetti, sindaco di Orbetello – e si estende al mondo produttivo. Questa terra ha tanti prodotti di qualità, insieme possono raggiungere la quantità necessaria per un mercato come quello cinese. Voglio ringraziare Leandro Peroni, coordinatore Terre della Maremma, e il mio vice Marcello Stoppa per l’impegno profuso e che oggi ci permette di essere a questo punto”. Un viaggio molto apprezzato da Zang: “E’ un grande piacere essere ancora in Maremma alla ricerca di opportunità di commercio e scambio con la Cina. L’esperienza di Expo dimostra che è possibile creare economia e lavoro, potenziando gli incontri tra imprenditori. Va rafforzato questo rapporto tra Cina e Maremma, la presenza di Jym e Matteo è importante per questo: possono dirvi cosa è richiesto e aiutarvi per le complesse parti burocratiche. Sta risorgendo la storica Via della Seta, che ripercorre gli scambi ai tempi degli antichi romani, poi riscoperta da Marco Polo, nelle due strade per mare e per terra, che si svilupperanno in 60 nuove infrastrutture, con un’economia di mercato che sia pronta a fare importanti scambi, senza preoccuparsi del protezionismo”.

L'associazione Terre della Maremma protagonista dello sviluppo di nuovi canali commerciali con la Cina

L’associazione Terre della Maremma protagonista dello sviluppo di nuovi canali commerciali con la Cina

Parole giudicate interessanti da Domenico Merlani: “Apprezzo sempre una riunione quando è così tecnica perché solo in questo modo nascono opportunità. La Maremma è in grado di promuoversi con la sua bellezza, è giusto fare gruppo per permettere ai nostri piccoli e medi imprenditori di portare la propria eccellenza anche in Cina”. Un discorso apprezzato anche da Breda: “Dobbiamo fare squadra unendo i nostri territori, così simili, supportando Terre della Maremma che è stata in grado di superare il campanilismo. La qualità è la nostra garanzia, insieme possiamo attrarre investimenti e presentare a tutti questo territorio incontaminato”.

Tutti argomenti ben conosciuti da Leandro Peroni, da anni in prima fila per realizzare un progetto che renda unica la Maremma: “Stiamo finendo con la registrazione del marchio – aggiunge – che diventerà il brand di riferimento di tutte le aziende del territorio che vorranno collaborare”. Una collaborazione che interessa gli importatori cinesi, come precisato dalle parole di Jym Zheng: “Con il progetto Jymo abbiamo permesso la creazione di uno stock di prodotti da inviare in Cina, nel rispetto dei rigidi canoni richiesti. Muoviamo 615 container al mese e forti di questa esperienza veneta stiamo cercando nuove aree di sviluppo. Sappiamo cosa richiede il mercato, ad esempio vino rosso, sia di livello alto oltre 20 euro a bottiglia, che basso intorno ai 2 euro, ma anche l’olio, dove però sono state riscontrate contraffazioni, per questo siamo molto attenti alla qualità”.

Richieste che hanno scatenato una serie di domande e aperto un’interessante discussione, considerata anche l’esperienza di Armando Soldaini, amico da sempre dell’associazione e primo sponsor dell’iniziativa. Al termine, prima del consueto buffet con prodotti tipici, l’impegno a lavorare a breve con gli importatori cinesi, complici i due presidenti delle Camere di Commercio, per avviare una piattaforma concreta e produttiva per tutta la Maremma.

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