Francesco Agostini è il nuovo segretario generale della Filca Cisl Lazio nord, ovvero la federazione della Cisl che segue il settore delle costruzioni di Viterbo e Rieti. Succede a Fabio Turco, chiamato a ricoprire il ruolo di segretario regionale Filca, con il quale ha condiviso il percorso di avvicendamento delle federazioni di Rieti e Viterbo. Già segretario generale della Filca Cisl Rieti e vicepresidente della Cassa Edile e della Scuola di Formazione Edile reatina, Agostini milita nelle fila della Cisl dal 2002 .
“Il settore delle costruzioni sta attraversando un periodo di profonda crisi -dichiara Agostini -. Sia nel panorama nazionale che in quello provinciale sono crollati gli investimenti sulle abitazioni, molto del costruito risulta essere invenduto, non decollano le opere pubbliche tanto sbandierate e quelle avviate registrano importanti ritardi nell’esecuzione, sospensioni e addirittura blocchi di carattere amministrativo o burocratico. Due esempi su tutti: la Orte – Civitavecchia e l’adeguamento della Salaria nel tratto di Micigliano in provincia di Rieti”.
Investimenti fermi in un settore martoriato da una crisi addirittura peggiore di quella dei primi anni 90 che ad oggi registra una diminuzione di circa il 50% delle imprese che operano nel comparto e un numero di lavoratori occupati (dati Cassa edile di Viterbo) che passa da 5300 nel 2009 a poco più di 2000 nel 2015, assumendo i connotati di una vera e propria emergenza occupazionale.
“Occorre creare – sottolinea Agostini – un nuovo modello di investimento che punti alla riqualificazione dell’esistente, come nell’edilizia scolastica, nei centri storici, nei quartieri popolari, facendo leva su risorse esigibili, come i fondi europei che vengono stanziati per questi scopi. Puntare sull’edilizia sostenibile, uscendo dai canoni tradizionali di costruzione, ma soprattutto diventa indispensabile che la politica si riappropri del proprio ruolo, partendo dalla deliberazione delle opere pubbliche e dal rispetto dei tempi di realizzazione di queste cosa indispensabile per far ripartire l’economia del settore”.
“In sintesi – conclude il neo segretario della Filca Cisl – è necessario che il sindacato ribadisca nei tavoli istituzionali che la tutela dei lavoratori del settore, vista la sua struttura, non può e non deve essere la stessa di altri settori meno disagiati, su forme di flessibilità, sull’utilizzo dei voucher e sul requisito di uscita dal mondo del lavoro e quindi di accesso alle pensioni, resta difficile immaginare un operaio specializzato in costruzioni complesse, come la struttura di un ponte, di un viadotto o di un edificio che a 67 anni opera in regime di voucher in un cantiere magari sospeso a 30 metri di altezza…”.