Se dici Arturo Vittori a Viterbo tutti ripensano a Fiore del Cielo e giù via con le polemiche, a chi piaceva e a chi meno, a Expo e così via. Eppure sono passati anni e l’architetto di Bomarzo ha proseguito col suo lavoro, la sua ricerca e, insieme ai suoi collaboratori dello studio ”Architecture and Vision”, è a Venezia alla XV Biennale di Architettura che si inaugura proprio oggi.
Nella cornice mozzafiato di quello che un tempo era l’antico Arsenale della Serenissima e tra più di 80 progetti provenienti da 37 paesi differenti, c’è infatti anche il Warka Water di Vittori. Ne abbiamo sentito già parlare ma probabilmente non è ben chiara l’importanza di questo progetto che invece qua sta riscuotendo consensi entusiastici.
Il tema di questa edizione della kermesse veneziana, che – va ricordato – è la più importante del mondo per l’architettura, è quest’anno riassunto nel titolo ”Reporting From The Front”. Si tratta di una panoramica mondiale sulla disciplina concentrandosi però su progetti di particolare interesse sociale. In un momento in cui l’emergenza umanitaria non è mai stata così diffusa e così grave una mostra simile non può che essere attuale e importante.