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Storia di una reliquia, da Cracovia fino a qua

Una "ex ossibus" di santa Faustina Kowalska risiede ora a Castel Sant'Elia

La reliquia

La reliquia

Dunque, come si potrebbe dire? Questa è senza ombra di dubbio una notizia della madonna. Ecco, così può andare. E ora veniamo pure a capire perché. Nell’ambito del Giubileo straordinario (che sì, esiste e si sta svolgendo), dedicato alla Misericordia, una buona novella è arrivata fin quaggiù: nella diocesi di Civita Castellana.
La città delle ceramiche però non c’entra nulla. E uno allora dice: perché l’avete tirata in ballo? Fermi. A codesta diocesi appartiene anche Castel Sant’Elia. E il bello si sviluppa proprio qui.
È stata infatti concessa al locale santuario pontificio Maria santissima “ad Rupes” una reliquia di primo grado “ex ossibus” di santa Faustina Kowalska, grande apostola della Divina misericordia. Ora, cosa voglia dire di primo grado nessuno lo sa. Però, leggendola così, pare una cosa parecchio importante.
Avanti. Tale reliquia sarà esposta in via permanente alla pubblica venerazione nella basilica di san Giuseppe.
Il pezzo da novanta è stato consegnato addirittura a Cracovia, ad una delegazione di fedeli guidata dal rettore del santuario padre Piotr Marcin Burek, padre Stanislao, frà Andrea e al sindaco di Rodolfo Mazzolini, durante una solenne celebrazione nel famoso santuario polacco della Divina misericordia.

La delegazione di Cracovia

La delegazione di Castel S. Elia a Cracovia; al centro, il sindaco Mazzolini

“La delegazione – spiegano – ha avuto anche il grande onore di essere ricevuta dal cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, che ha vissuto per anni al fianco di san Giovanni Paolo II come suo segretario personale, in un colloquio molto cordiale che ha particolarmente colpito tutti i presenti e dove è stato illustrato anche il programma per l’accoglienza della reliquia”.
Se qualcuno fosse interessato può trovare tutto su www.mariaadrupes.com.

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