Attenzione attenzione. Qualsiasi cosa voi stiate facendo, fermatevi. Perché la notizia è grossa. Veniamo quindi subito al dunque: secondo un’analisi di Das Italia, che non è quel coso plasticoso che ci si fanno i pupazzetti quando sei piccolo (che poi ti rimangono tutte le mani colorate), ma bensì è una compagnia specializzata nella tutela legale, il Lazio è quartultimo per densità di società ciclistiche sportive.
E ora provate a dire che questa bomba appena sparata non vi ha stravolto la giornata (e rima). Siccome però che il Signore dà e il Signore toglie, ecco il conseguente annuncio choc numero due (ancora Das come fonte, e non come collante, pure se farebbe la seconda rima): “Viterbo è la prima provincia della regione per numero di società ciclistiche rispetto alla popolazione in età sportiva”.
E cioè: per età sportiva si va da 7 a 75 anni (dalle ruotine alla carrozzella). E di ciclisti, ossia di società che li rappresentano, ne abbiamo una ogni 11739 abitanti. Precediamo sia Rieti che Frosinone. Latina e Roma sono staccatissime. Tiè.
Ora, la società di cui sopra non ci dice perché in città sia accaduto questo fatto aggregativo et strabiliante. Pertanto andiamo a naso. Ipotizziamo. Forse perché non c’è lavoro manco a cercarlo col lanternino e quindi ci si butta in sella ad una bici qualsiasi? Forse perché quando si tratta di cazzeggiare non siamo secondi a nessuno? O sarà magari perché le nostre strade sono così tanto buone, che percorrerle sulle due ruote è un piacere al quale non ci si può sottrarre? Mistero.
Detto ciò, le notizie sarebbero pressoché esaurite. Das però si è fatta un mazzo tanto, per fare tutti questi calcoli. Quindi era pure giusto dargli un attimino di ulteriore spazio. Catalogabile nella sezione “curiosità”.
Il Lazio, con un’associazione ciclistica sportiva ogni 27.718 abitanti è quartultimo in graduatoria nazionale, prima di Puglia, Calabria e Campania. Le regioni che fanno registrare la più alta densità sono Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Umbria.
Sempre il Lazio (+6,5%) però è quarto per crescita del numero di società negli ultimi due anni. Discreta inoltre è la presenza femminile nelle associazioni, in tutta Italia, pari al 5,6% del totale tesserati. La Lombardia, infine, batte tutti per numero assoluto di società ciclistiche iscritte nel 2015 alla federazione nazionale.
Detto ciò, potete tornare alle vostre mansioni.