29032024Headline:

Estasiarci, una mano concreta ai rifugiati

Fino al 9 luglio, il tema dell'accoglienza al centro di tanti appuntamenti

La presentazione delle iniziative per la Giornata mondiale del Rifugiato

La presentazione delle iniziative per la Giornata mondiale del Rifugiato

A volte non pensiamo a quanto siamo fortunati per quello che abbiamo. Alla nostra bella casa, alla possibilità di parlare tutti i giorni con i cari, alla libertà di poter uscire e sentirsi parte della comunità in cui abitiamo. Quello che noi diamo per scontato, per altri è però un sogno e raggiungerlo una vera e propria conquista. Gli immigrati, che lasciato la propria abitazione, figli, madri e amici, con la speranza di trovare un futuro migliore da un’altra parte del mondo, o costretti a fuggire dal luogo dove sono nati perché rimanere significa morire, non hanno le nostre “banali fortune”. Non le hanno perché il paese dove approdano (e se vi arrivano), dopo un viaggio tutt’altro che piacevole, non è capace di accoglierli tutti e di assicurare la vita che si aspettano. La Giornata Mondiale del Rifugiato, giunta alla sua XVIII edizione, nasce con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza italiana, le amministrazioni comunali e il governo, al problema delicato e complesso dei richiedenti asilo e rifugiati politici. A Viterbo il gruppo Arci, mosso dagli stessi intenti, organizza per l’occasione “Estasiarci”, una serie di appuntamenti, fino al 9 luglio, di natura eterogenea per linguaggi e tematiche che hanno come argomento principale proprio l’accoglienza.

“Siamo una piccola realtà rispetto alla vasta Europa – spiega il presidente provinciale, Marco Trulli – ma tutte le manifestazioni che organizziamo, oltre a lavorare sul campo quotidianamente, ci danno molte soddisfazioni a livello sociale. Queste giornate serviranno non solo a prevenire l’odio razziale e a sensibilizzare la cittadinanza viterbese, ma anche a festeggiare, in un certo qual modo, i rifugiati”.

In programma eventi di carattere culturale e musicale come il concerto all’alba, alle 6 di mattina, il 3 luglio o il simpatico “conciorto”, il 6 luglio, dedicato ai bambini che vedranno gli ortaggi diventare strumenti musicali. Ci sarà anche spazio per danze popolari italiane e internazionali il 7 luglio, e il giorno seguente un laboratorio musicale e la possibilità di ascoltare artisti italiani di musica indipendente e alternativa. Inoltre, un importante incontro alla prefettura di Viterbo il 24 giugno, alle 10, per discutere con le amministrazioni di un modello di accoglienza diffusa. “L’emergenza è imminente e richiede una soluzione rapida e condivisa – sottolinea il direttore Arci Solidarietà, Alessandra Capo – bisogna unire le forze e creare un piano di accoglienza diffusa a livello territoriale. Con il tempo, dal 2001, stiamo riuscendo a sensibilizzare sempre più e molti rifugiati, circa 360, hanno trovato ospitalità nel nostro territorio. Ma ovviamente questo non basta, è necessario migliorare”. “Sono iniziative che fanno bene all’intera comunità di Viterbo – aggiunge l’assessore alla cultura Antonio Delli Iaconi -. La città, anche grazie a questi eventi, sarà una papabile candidata alla nomina di città mondiale della cultura 2018. Quello che conta comunque è il cammino, non il punto d’arrivo e a me sembra che si stia camminando verso una strada buona di inclusione sociale”.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da