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Maestro 3.0 guida i ragazzi con disabilità visiva

Il dispositivo tecnologico è stato donato all’università della Tuscia dal Leo Club di Viterbo

 

Maestro 3.0 donato dal Leo Club all'Unitus

Maestro 3.0 donato dal Leo Club all’Unitus

Per incentivare e sostenere lo studio e la crescita professionale dei ragazzi con disabilità visiva, ecco il nuovo progetto “UniLeo4Light”. Uno strumento utile, che guiderà i ragazzi verso il conseguimento di lauree e certificati e potrà perfino aiutarli nell’inserimento nel mondo del lavoro.

Per molti giovani il sogno si realizza grazie alla postazione Maestro 3.0, donata all’università della Tuscia dal Leo club del distretto 108L (Lazio, Umbria e Sardegna). Maestro 3.0 è un dispositivo tecnologico che colma una carenza dell’ateneo: non c’è mai stata finora una posizione per studenti non vedenti. Si tratta di una macchina molto compatta, che permette la lettura di testi a stampa e la loro riproduzione in voce, azionabile mediante comandi vocali oppure tramite tasti dedicati. È particolarmente utile per tutte quelle persone che hanno difficoltà a destreggiarsi con tastiere e tastierini come le persone anziane: si posa il libro o la pagina da leggere sulla macchina, si pronuncia il comando “copia testo” e la stessa digitalizza la pagina e la riconosce. Ma si tratta di un grande aiuto per chi non vede, per chi vuole farsi leggere un testo a stampa comodamente seduto in poltrona.

La cerimonia di consegna della postazione Maestro 3.0, grande motivo di orgoglio dell’Unitus, si è tenuta alla presenza del rettore Alessandro Ruggieri, del direttore generale Alessandra Moscatelli, del delegato di ateneo per la disabilità Saverio Senni e del presidente del centro bibliotecario di ateneo Enio Campiglia. Ad illustrare l’iniziativa Liliana Mazzolini, rappresentante del Leo club e studentessa dell’università della Tuscia.

Nel corso degli anni, i Leo hanno portato avanti raccolte fondi ed iniziative in tutta Italia e hanno raccolto circa 600 mila euro, cifra interamente destinata al progetto “UniLeo4Light” in tutte le sue sfaccettature.

Il professor Ruggieri ha ricordato l’impegno che da anni l’ateneo viterbese dedica per promuovere la piena inclusione degli studenti con disabilità che, in numero crescente negli ultimi anni, affrontano l’esperienza universitaria.

L’avvocato Moscatelli ha sottolineato come tale collaborazione rappresenti un concreto esempio di sussidiarietà tra organismi diversi che, ognuno per la propria parte, contribuiscono a migliorare i servizi ai cittadini, in questo caso alla comunità studentesca universitaria.

Un modello del dispositivo Maestro 3.0

Un modello del dispositivo Maestro 3.0

“La postazione che ci viene donata è particolarmente gradita per vari motivi: è la prima volta che il servizio disabilità dell’università della Tuscia riceve un dono di questo genere da un soggetto territoriale. I nostri servizi si sono basati fino a oggi esclusivamente sulle risorse trasferite dal Miur, su quelle ricavate dal bilancio dell’ateneo e, in passato, dall’Adisu”, ha dichiarato il professor Senni che ha sottolineato come l’ateneo, con questo gesto di generosità, possa colmare la lacuna dell’assenza di una posizione per non vedenti.

“Tale carenza derivava dal non avere, fino a questo anno accademico, iscritti con disabilità visiva, non vedenti o ipovedenti. – ha aggiunto – Da quest’anno, infatti, uno studente ipovedente si è iscritto ai nostri corsi e ci sta interpellando rispetto alla possibilità di usufruire dei testi di studio in chiave digitale, per poter essere ascoltati con i software che ora sono disponibili”.

Un dono prezioso, insomma, Maestro 3.0 “tanto più apprezzato in quanto esprime una collaborazione tra studenti iscritti ai nostri corsi, che si sono attivati per inserire l’università della Tuscia tra gli atenei a cui è stata donata la postazione” ha concluso il delegato per la disabilità.

 

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