29032024Headline:

Tuscia da valorizzare: al Paolo Savi ci credono

Gli studenti della sezione turistica al lavoro per il territorio: c'è anche un sito

 paolo savi 2Un tesoro talmente grande da poterci lastricare le strade d’oro. Si parla della Cultura (quella con la C maiuscola), il ”petrolio d’Italia” come viene spesso definita, con la differenza (tutt’altro che marginale) che l’oro nero prima o poi finirà. L’altra no, a meno non ci metterà mano l’uomo a distruggere ciò che ci arriva dal passato. Insomma, un bene prezioso che ci invidia tutto il mondo ma che molto spesso non siamo in grado di valorizzare, sia per incompetenza di chi di dovere, sia perché come spesso capita con le cose belle, avendole sempre sotto gli occhi non ci accorgiamo nemmeno di loro. Proprio per evitare che un tale tesoro venga sperperato al Paolo Savi, l’istituto tecnico economico di Viale Capocci, hanno pensato che ai ragazzi vanno date direttive chiare per proteggere quell’immenso patrimonio e valorizzarlo. E, nell’ambito di questa importante mission, ecco l’incontro tra i ragazzi della sezione turistica e la dottoressa Francesca Fei, dirigente della Regione Lazio per il settore cultura. Scopo dell’evento? Far conoscere agli studenti che hanno scelto il turismo – che contribuisce al 10,3% del pil italiano – come possibile sbocco professionale le potenzialità della cultura, settore che da solo vale 80 mil’ardi di euro.

Attraverso una serie di immagini, la dirigente regionale ha illustrato la storia e le prospettive di un turismo culturale nella Tuscia: dalla prima “guida turistica” dell’epoca romana (loro sì che avevano capito come si fanno le cose…) ai bicchieri in argento che un cittadino spagnolo donò dopo la guarigione ottenuta grazie alle cure alle terme di Vicarello (Bracciano) su cui fece incidere tutto il percorso dalla Spagna a Roma, al “turismo emozionale”- promosso oggi dall’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio – che propone la presentazione dei monumenti attraverso le emozioni immediate dei bambini, sino alle indicazioni dell’Unione Europea sulla capacità di saper sviluppare progetti che rendano vivo nel tempo il monumento, il flusso turistico e la cultura.

Ma anche gli studenti viterbesi avevano qualcosa da mostrare alla dottoressa Fei: grazie all’aiuto della professoressa Maria Pia Moltoni e alla loro creatività hanno realizzato dei personali itinerari turistici della provincia, frutto del lavoro scolastico svolto durante l’anno, in cui futuri operatori del settore hanno mostrato le risorse e le potenzialità della Tuscia, con percorsi che propongono al turista diversi luoghi di interesse culturale: da rocche e castelli a itinerari medievali o etruschi. Non solo: grazie alla collaborazione con enti e professionisti del settore i ragazzi hanno anche realizzato il sito www.tusciameravigliosa.it dove saranno inserite, paese per paese, tutte le loro idee per la promozione del territorio. Un gran bel programma, insomma, per il quale è doveroso ringraziare tutti coloro che – nella scuola – hanno contribuito alla realizzazione di un lavoro così complesso e articolato: la dirigente scolastica Maria Patrizia Gaddi, gli insegnanti Tiziana Andreola, Sandro Bertoni, Maria Pia Moltoni che ha curato i percorsi, tutti i docenti della sezione turistica e, naturalmente,  gli alunni, vivaci protagonisti in tutte le fasi del progetto. Non male per dei ragazzi che non hanno ancora il diploma appeso in camera. Per loro quest’anno le vacanze sono più che meritate.

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