A Viterbo abbiamo la Biennale d’Arte contemporanea. Che letto così, senza saperlo e magari mentre si gira il sugo, fa pure un po’ caso. E uno pensa: ma che, sul serio? Ebbene sì, seriamente. Ed è una cosa che funziona pure. Nonostante, appunto, sia a Viterbo, e non si chiami Sgarbi o macchinadisantarosa.
Detto ciò, bomba numero due: alla Biennale d’arte contemporanea di Viterbo fanno anche il vernissage. E qui se uno stava girando il sugo veramente è bene fermarsi. Google, Wikipedia, dicesi vernissage: “il termine (derivante dal francese) viene usato per indicare l’inaugurazione di una mostra d’arte. L’equivalente in lingua italiana è la vernice di una mostra. L’evento può assumere varie forme e, di solito, ha lo scopo di permettere ai critici e ai clienti di conoscere gli artisti che espongono le proprie opere. Più propriamente il vernissage è un tipo di vernice trasparente, utilizzato per proteggere alcune tipologie di dipinti dagli agenti atmosferici e dall’usura. Ovviamente, la stesura del vernissage su un dipinto è l’ultimo atto della creazione del dipinto stesso”.
Perfetto, il sugo è bello che bruciato. Vai con i Sofficini. Ma almeno abbiamo scoperto che anche quelli che hanno inviato il suddetto comunicato si sono rivolti pure loro a Wikipedia (hanno scritto le stesso cose nostre). Avanti, perciò.
Codesto benedetto vernissage sarebbe previsto per oggi. Quando si festeggerà l’ultimo atto della Biennale. Terzo dubbio: ma non era un’inaugurazione? Risposta: siamo viterbesi, e facciamo come ci pare.
Perciò procediamo con un parere autorevole, proprio sulla Biennale. Il pensiero è di d.M.P., così comunicano dalla regìa. E magari un giorno capiremo pure chi si cela dietro l’anagramma. Sarà forse la “Rubinetti e rubinetteria Dmp elettonics”? O magari la Distribuzione materie prime Toscana? Ah, saperlo… Comunque, d.M.P. la pensa in questo modo (e noi ci fidiamo forte): “Una passeggiata nella vita contemporanea, vista con la forza dell’arte; flash in cui si rispecchiano i nostri frammenti di vita desiderosi di unità, in compagnia di William Shakespeare e Papa Francesco, tra momenti di tremore e di speranza”.
Ottimo. Andiamo ancora oltre. Di dentro la Biennale verrà consegnato il Riconoscimento internazionale alla Cultura indipendente a Bonaria Manca. Che ormai nemmeno presentiamo più, tante volte abbiamo scritto di lei. Due soli indizi, per i ritardatari: dipinge e abita a Tuscania nella sua casa-museo. La Manca riceverà sempre oggi, alle 17, il suo prezioso premio di dentro al Palazzo dei papi, sala Alessandro IV. Sarà presente, inoltre. Lei, e qualche sua opera.
Ecco, ora lo sapete. Potete anche tornare a mangiare.