25042024Headline:

Etruschi from Lakota e Nobraino, per partire

Comincia l'Eco sound fest del parco delle Ex scuderie di palazzo Farnese a Caprarola

I Nobraino

I Nobraino

Si è già detto dell’Eco sound fest. Ma vale comunque la pena di tornare a parlarne. Un po’ perché la musica “minore” ha bisogno di spazio, sempre, in questa valle di lacrime, di vascorossi e di mannarini. Un po’ perché quando ci si sporca le mani con le note, quando si è stati dietro le quinte, si ha una prospettiva reale delle cose. E l’Eco rappresenta indubbiamente una manifestazione da sponsorizzare. Perché premia lo spartito. Poi perché non lo sfrutta. Anzi, tenta (con tutti i limiti del caso, ma con sincerità) di valorizzarlo, partendo dal basso. Della serie: ce ne fossero…
Comunque. Per chi non avesse letto precedentemente quanto riportato qua (è peccato, ma con tre avemaria se ne esce), facciamo un breve riassunto. A Caprarola ci stanno le cosiddette “ex scuderie”, palazzo Farnese (questo almeno dovrebbero saperlo tutti). Intorno alle suddette scuderie ci sta tanta di quella vegetazione che il termine giusto è foresta. Lì in mezzo, ogni estate, si svolge l’Eco sound fest. Che nel 2016 partirà il 29 di luglio. E che funziona, per farla corta, così: buona musica, buona birra, bella gente. Con un contorno di area camper, arte e artisti prelevati nello sbocciare, divertimento assoluto.
Bene. In quest’ottica di sano buonismo e di “diamo la precedenza ai piccoli” (e non ai giovani, termine da abolire sul vocabolario), tentiamo di presentare la serata del debutto. Il 29, appunto. Che poi sarebbe venerdì.
Il nome forte sul cartellone è quello dei Nobraino, precisiamolo. Pertanto non partiremo da loro, ovvio. Bensì dagli Etruschi from Lakota, che apriranno le danze. Se dobbiamo promuovere, ci associamo allo spirito della rassegna. Gli Etruschi from Lakota (nome geniale) nascono in un contesto di pace assoluta, e cioè nel settembre del 2011. Non a New York, per fortuna, bensì a Montecastelli Pisano. Piacciono da subito, soprattutto alla schiera del panorama indie. Vuoi perché sono bravi, vuoi perché i loro live son leggeri ma non stupidi.

L'area ristoro dell'Eco sound fest

L’area ristoro dell’Eco sound fest

Piacevoli. Vincono il premio Fawi come miglior gruppo emergente italiano, e nel 2014 si aggiudicano pure il premio Buscaglione. Il loro ultimo lavoro si chiama “Non ci resta che ridere”, ed è un eccellente concept-album (concept-album nel 2016 significa essere folli) che diventa operetta rock sulle meditazioni di un contadino, Abramo, alle prese con le spinte della contemporaneità. Un personaggio che s’inserisce perfettamente nella realtà caprolatta.
Dopo di loro, come già annunciato, toccherà ai Nobraino. Dei quali si sa tutto e nulla. Indie ma non troppo. Paraculi quanto basta. Sopravvivono da venti anni precisi in questo mondo di squali, grazie ad un connubio che può non piacere, ma funziona. Provengono da Riccione, e dal 2014 non producono. Girano molto però, presentando L’Ultimo (e cioè l’ultimo che hanno prodotto). Con loro ci sarà anche Crista. Voce buona sporcata (in senso buono) da sonorità electro-rock. È fresca di Ep, omonimo. E pure lei va sostenuta.
Saluti.

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