25042024Headline:

La paura fa 11 sulla ferrovia Roma nord

Tanti sono i nuovi cantieri per sistemare il percorso, tra mille disagi dei pendolari

Le carrozze arcaiche della Roma Nord

Le carrozze arcaiche della Roma Nord

La paura fa 90? Assolutamente no. La paura fa 11 nella tratta ferroviaria extraurbana che collega Roma a Viterbo. È questo, infatti, il numero di cantieri spuntati improvvisamente in diversi punti del percorso, per risolvere il problema degli incroci a raso e dei passaggi a livello. Sulla scia del disastro in Puglia dello scorso 12 luglio, in cui hanno perso la vita 27 persone e oltre 50 sono rimaste ferite, anche nel nord del Lazio si sta correndo ai ripari in materia di sicurezza.
Via ai passaggi a livello, fatiscenti e incustoditi. Via agli incroci a raso, tanto pericolosi quanto d’intralcio, e alla comunicazione telefonica tra i treni. Al loro posto, sottopassi e cavalcavia. Nonché un nuovo sistema di comunicazione di ultima generazione.
E allora operai a lavoro. Macchinisti in campo, che tutto – a detta del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – dovrà essere pronto e consegnato alle città, entro 15 mesi.
“Con l’avvio dei lavori di eliminazione dei passaggi a livello sulla linea Roma-Civita Castellana-Viterbo manteniamo l’impegno di garantire l’ammodernamento e la messa in sicurezza di una ferrovia a lungo abbandonata e strategica che, partendo dal centro della Capitale, attraversa i quartieri a nord di Roma fino a Civita Castellana e Viterbo”, ha spiegato il Governatore, ricordando come siano stati investiti oltre 9 milioni di euro per il progetto.
Poco più di un anno, quindi, e la tratta ferroviaria avrà tutto un altro aspetto. Più moderno. Più sicuro. Più veloce. E’ questa la promessa. Anche se, al momento, voci di corridoio lo danno solo più lento, più inaccessibile e più snervante.
La denuncia arriva sempre da loro, dagli esasperati pendolari della Roma Nord (che non è una curva dello stadio Olimpico) riuniti nell’omonimo comitato.
Si dicono ovviamente contenti delle grandi e positive trasformazioni che investiranno la tratta – ché quando c’è qualcosa di buono, mica si può fare sempre e solo polemica – e che miglioreranno di gran lunga i loro spostamenti, ma intanto diventano sempre più precarie e disastrose le loro traversate.

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti

“Speriamo che questi 15 mesi siano effettivi e che tutto torni alla normalità entro quel termine, perché la situazione è difficile. Quasi insostenibile. I treni, a causa dei cantieri hanno subito forti rallentamenti e importanti cambiamenti di orari”, lamentano. “Per di più continuiamo a viaggiare su vagoni senza aria condizionata e, per la maggior parte, senza servizi igienici”. Come degli animali, insomma.
Non rimane perciò che sperare. Sperare che i lavori volgano presto al termine e che la situazione di crisi rientri. Che essere trattati da esseri umani farebbe piacere a tutti.

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