28032024Headline:

Come mai il Fleb lo fanno sempre loro?

Il bando se lo aggiudica l'Atcl, che sul suo sito (stranamente) lo pubblicizza da tempo

La schermata di Atcl

La schermata di Atcl

Rieccolo, il Fleb. Ovvero il Festival della letteratura breve. Talmente tanto breve che non fai in tempo a girarti che già se ne è andato.
Ne abbiamo parlato a lungo negli ultimi 365 giorni. Dapprima decantando il battesimo perfetto di Tuscania. Quando, appena un anno fa, nel delizioso borgo a due passi dal mare vennero ad omaggiare il gentile pubblico diversi volti noti: Daniele Silvestri, Loredana Lipperini, e parecchi altri che non elencheremo per evitare di dire sempre le stesse cose.
In seguito, e cioè giugno scorso, siamo stati poi costretti a riaprire l’argomento. Poiché improvvisamente si è deciso di spostare il pacchetto a Tarquinia. Per il dispiacere del sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, e per i nervi del consigliere regionale Daniele Sabatini. Che si era detto preoccupato forte (eufemismo) della nuova destinazione. Assai vicina, politicamente parlando, proprio alla direzione della Pisana (idee di sinistra che migrano in comuni non destrorsi).
Ieri, a gettare benzina sul fuoco, è inoltre intervenuto il 5 Stelle tirrenico. Lamentando il fatto che il bando di affidamento del prodotto (economicamente assai significativo) è stato costruito in modalità alquanto anomala (altro eufemismo). Tempi brevi, in sostanza, nei quali era difficile costruire un progetto significativo (a meno che uno non sapeva già di essere in lizza…).
Oggi, per chiudere in bellezza, continuiamo a picchiar duro proprio su tale bando. Poiché le buste sono state aperte. Eccome se sono state aperte.
Bene. La Centrale unica di committenza etrusca (il Cuc), della quale fanno parte sette Comuni della provincia, si è appena riunita per decidere sul caso. Per capire a chi dare questi soldini. Attenzione: 80.580 euro. Non bruscolini. Per correttezza va detto subito comunque che lo stesso Cuc aveva dapprima contattato cinque realtà professionistiche, informandole che avrebbero potuto partecipare alla gara (e qui si ritorna al discorso della tempistica super-ristretta). Ma procediamo: in sede è pervenuta un’unica richiesta (che l’avrebbe mai detto). Che si è giocata un ribasso dell’1% (minimo consentito; per dire, nel dubbio magari è meglio rischiarsi un 3, 4, se non un 20).
Ora, logico che (seppur nella missiva vi era un piccolo errore, considerato marginale) la decisione delle Centrale unica era bella che presa: vincono loro, decisamente. Altrimenti non vince nessuno.
Il punto però è: chi sono questi “loro”? Ma chiaro, l’Atcl (Associazione teatrale tra i comuni del Lazio). Già organizzatrice dell’edizione di Tuscania.

Il Fleb, a Tuscania

Il Fleb, nell’edizione di Tuscania (un anno fa)

Perplessità del caso. Spulciando i profili del direttivo Atcl, escono fuori diversi nomi diciamo “legati” alla politica. Vecchie cariche, esperienze più o meno grandi, e via dicendo. Coincidenza. E non solo, andando sul sito Atcl, e questo non ieri, ma qualche giorno fa (quando le buste erano chiuse) vi si poteva trovare una bella sezione denominata “Fleb 2016”. Una foto gigante con su scritto “Coming soon”, stiamo arrivando. Come facevano a saperlo prima, se la gara non era ancora andata?
Chiusura. Per la cronaca, il Fleb parte il 22, nessuno lo ha detto. I nomi degli artisti non si sanno. E quindi scappa fuori un ulteriore interrogativo: riuscirà l’Atcl a contattare qualcuno che in quei giorni sia libero? Se sì, sarà solo fortuna o magari un accordo di massima c’era già prima? Ah, saperlo.

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